giovedì 15 gennaio 2009

Miliband: la "Guerra al terrore" e' stata un errore

Il ministro degli Esteri di Gran Bretagna sostiene che
solo la cooperazione tra gli Stati potrebbe distruggere
le reti terroristiche.

Middle East Online (NdT.: medio oriente online)
http://www.middle-east-online.com/english/?id=29787

15 gennaio 2009


LONDRA - Il ministro degli Esteri di Gran Bretagna David Miliband

ha affermato in data odierna che la nozione di una "guerra al terrore" e'
stata "fuorviante e sbagliata", nel corso di una schietta critica di uno
degli elementi fondamentali della politica dello uscente Presidente Usa
George W. Bush.

Scrivendo su "the Guardian", Miliband ha dichiarato che la definizione

suggeriva l'idea di un nemico unificato, che nei fatti non esiste, ed inoltre
incoraggiava una risposta sin dall'inizio di tipo militare a problemi che i
generali piu' alti in grado ammettevano che l'Occidente non avrebbe
potuto "risolvere in questa maniera".

L'articolo appare costituire un esteso tentativo di cestinare quella che ha
rappresentato la missione qualificante della amministrazione Bush, che si

avvia a terminare martedì 20 gennaio 2009.

"La idea di una guerra al terrore suggeriva l'impressione di un nemico

unificato e transnazionale, personificato dalla figura di Osama bin Laden
e da al-Qaeda," ha scritto Miliband, che e' al momento in India.

"La realta' e' che le motivazioni e le identita' dei gruppi terroristi sono

disparate."

Ha aggiunto altresì: "Quanto piu' raggruppiamo i gruppi terroristi e

tracciamo le linee della battaglia come si trattasse di una semplice lotta
binaria tra moderati ed estremisti, o tra bene e male, tanto piu' facciamo
il gioco di coloro che cercano di unificare dei gruppi che hanno poco in
comune."

Miliband ha rigettato la nozione che la lotta allo estremismo violento possa

essere effettuata solo tramite mezzi militari.

"Come il Generale Usa David Petraeus ha riferito a me ed altri in Iraq, la

coalizione qui operante non puo' riuscire a risolvere in questa maniera i
problemi della insorgenza e dello scontro con i civili," ha scritto Miliband.

Percio' ha sostenuto che solo la cooperazione tra gli Stati potrebbe

distruggere le reti terroristiche, rilevando che, se India e Pakistan potessero
risolvere la loro disputa sul Kashmir, equivarrebbe a sottrarre agli estremisti
della regione uno dei loro principali motivi di chiamata alle armi.

Miliband ha aggiunto che le nazioni democratiche non devono abbandonare

i loro valori, citando il campo militare di prigionia Usa a Guantanamo Bay
in Cuba.

"Dobbiamo rispondere al terrorismo tramite la riaffermazione della

supremazia della Legge, non subordinando la Legge al terrorismo, perche'
essa rappresenta il caposaldo della societa' democratica," ha scritto.

"Dobbiamo confermare il nostro impegno per i diritti umani e le liberta'

civili in patria ed all'estero. Questa e' certo la lezione di Guantanamo e
questo e' il motivo per cui diamo il benvenuto allo impegno da parte del
Presidente-eletto Obama di chiuderla."


Traduzione di Francesco Caselli

15 gennaio 2009







lunedì 12 gennaio 2009

Le banche cominceranno a mentire a proposito del 4.o trimestre

Le banche cominceranno a mentire a proposito del 4.o trimestre
questa settimana

Lyndon LaRouche, Jr. - Comitato di azione politica LaRouche
(LPAC)
12 gennaio 2009

http://www.larouchepac.com/news/2009/01/12/banks-will-begin-lying-about-4th-quarter-week.html


Nella parte avanzata della settimana corrente le banche
cominceranno a pubblicare i risultati per il quarto trimestre 2008,
e quelli relativi a tale intero anno, e la maniera in cui saranno
presentati i rapporti si dimostrera' degna di interesse. Sia pure nei
termini di contabilita' usualmente falsata adottati dalle banche, il
sistema finanziario e' sprofondato durante il quarto trimestre
2008, sicche' a buon diritto le banche dovrebbero pubblicare
enormi perdite.

Allo stesso tempo tutte le maggiori banche hanno ottenuto enormi
sovvenzioni dal programma del Tesoro denominato TARP, che

esse dovrebbero usare per coprire una parte delle perdite, che
tutti sappiamo registrate nei loro libri. Sicche' quel che le banche
sarebbero tenute a fare consisterebbe nello usare i fondi TARP
come una opportunita' per coprire pubblicamente importi
significativi dei loro attivi tossici; allora potremmo constatare che
le maggiori banche riportano perdite nell'ordine delle decine di
miliardi di dollari ciascuna.

Cio' non significa che le banche in effetti pubblicheranno tali perdite,

ma ognuno dovrebbe comprendere che, se non lo facessero,
significherebbe che esse sono troppo disastrate, per poter compiere
persino quel relativamente piccolo passo. In conclusione, se le
grandi perdite fanno paura, la mancata loro pubblicizzazione risulta
ancora piu' spaventosa, e perdite ancora maggiori sarebbero da
sospettare non dichiarate. Se poi le banche dicessero addirittura la
intera verita', non rimarrebbe loro che chiudere i battenti.


Traduzione di Francesco Caselli

12 gennaio 2009



sabato 10 gennaio 2009

Brasiliano Lessa denuncia bolla Derivati come una porcata

Il brasiliano Lessa denuncia la bolla dei Derivati da un Quadrilione come
una "porcata"

Lyndon LaRouche, Jr. - Comitato di azione politica LaRouche
(LPAC)
10 gennaio 2009

http://www.larouchepac.com/news/2009/01/10/brazils-lessa-denounces-quadrillion-derivatives-bubble-pigst.html


L'economista brasiliano nazionalista e gia' Presidente della banca
di sviluppo
di proprieta' statale BNDES, Carlos Lessa ha dichiarato il 17 dicembre 2008
alla rivista "Terra" che la causa della crisi finanziaria internazionale e' la
"schiuma costituita da 640 trilioni di $ (NdT.: 640 mila miliardi di $)" in
derivati, secondo le stime della banca BIS, "sebbene nessuno in realta'
conosca il suo importo reale. Negli Usa esistono analisti, che affermano che
si tratti invece di un quadrilione (NdT.: 1.000.000 di miliardi di $). Non riesci
nemmeno a pronunciarlo, vero ?" ha scherzato con l'intervistatore.

"Il festival di follia che si e' realizzato nel mercato dei derivati, nel mercato

azionario, nel mercato dei futures non puo' durare a lungo. Tutto cio' e'
avviato ad essere cancellato dalla superficie dei documenti ufficiali," ha
continuato Lessa. "L' Umanita' non commettera' harakiri. La societa' umana
non realizza suicidi rituali. Poiche' questo porcile di tutta tale speculazione
finanziaria ha condotto a tale caos, il mondo sara' capace di riorganizzarsi,
per poter riuscire a continuare ad esistere. In tale riorganizzazione, le
Nazioni-Stato sono destinate a rivestire un ruolo molto importante."

Lessa ha aggiunto: "Di norma una crisi di tale entita' genera un intenso
dibattito intellettuale. La domanda che sempre emerge: "Ma in cosa

abbiamo sbagliato ? Ragazzo, abbiamo ingannato noi stessi ! "


Traduzione di Francesco Caselli

10 gennaio 2009


venerdì 9 gennaio 2009

La Fed ha totalmente perso il controllo della Economia


http://www.rense.com/

http://www.mises.org/images4/3265/chart1.png


Base Monetaria modificata degli Usa - variazioni annuali espresse

in percentuali

Fonte: Federal Reserve Bank di St. Louis, in base ai propri calcoli


Considerazioni del Traduttore e Blogger

La base monetaria vien denominata anche M0, ed e' costituita

dal denaro in senso stretto, la carta-moneta oltre che le

monete metalliche.

Il grafico appare molto interessante, perche' compara la

produzione di cartamoneta attuale con quella della

Depressione degli anni 1929-1933;

mostra la abnormita' della attuale produzione di cartamoneta,

il che avalla la considerazione espressa nel titolo del post;

questo e' anonimo, quindi da presumere redatto dal Direttore

del sito Rense.com;

una tale abnorme situazione appare destinata ad una

rottura nel breve periodo, ed essa in qualche modo

dovra' palesare, magari solo parzialmente, la verita'

denunciata dal grafico: la cartamoneta prodotta tanto fuori

controllo non puo' che rappresentare un valore economico

del Dollaro basso, ben inferiore a quello ufficiale;

poiche' la valuta Usa rappresenta attivita' economiche integrate

globalmente, non pare a chi scrive ci sia da illudersi che Euro

o Yen si salvino dal terremoto, a meno che non venga

realizzata una adeguata riorganizzazione fallimentare

dagli Stati; essa appare ad alcuni Studiosi dover essere

guidata dalle 4 maggiori nazioni: Usa, Russia, Cina ed India.



Postato da Francesco Caselli

09 gennaio 2009

Spavento perche' l'asta dei Bund di Germania non ha successo

mentre il debito di Gran Bretagna raggiunge un livello pericoloso.

Ambrose Evans-Pritchard - Telegraph - 08 gennaio 2009

http://www.telegraph.co.uk/finance/financetopics/recession/4163037/Bond-scare-as-German-auction-fails-and-British-debt-hits-danger-level.html



"Fitch Ratings" (NdT.: Agenzia internazionale di valutazione sulle
Obbligazioni) ha emesso un avvertimento che il debito pubblico di Gran
Bretagna esplodera' a quasi il 70 % del PIL entro la fine del prossimo
anno, superando la Germania del passato nel diventare uno dei piu'
pesantemente indebitati Stati nel mondo industrializzato.

"In termini di velocita' di aggravamento del debito, il Regno
Unito e' di gran lunga la peggiore delle nazioni del club con il
rating "AAA". Il sottostante quadro fiscale e' terribile," ha dichiarato
Brian Coulton, capo del settore "valutazione degli Stati sovrani" presso la
agenzia di credito.

Mr Coulton ha affermato che diventerebbe sempre piu' difficile per gli Stati
raccogliere denaro sufficiente nei mercati globali delle Obbligazioni, per
pagare i salvataggi delle banche e contemporaneamente i grandi deficit di
bilancio. Il salvataggio delle banche Britanniche da solo costera' il 7 %
del PIL.

Il pericolo e' divenuto del tutto reale ieri, quando persino la
Germania non e' riuscita a vendere per intero una batteria di Titoli
di Stato alla sua annuale "Asta di S. Silvestro", che segna l'avvio della
stagione delle vendite del debito. Gli investitori hanno comprato solo
due terzi di una offerta di € 6 miliardi di "Bund" a 10 anni,
conducendo alla costernazione nei mercati. Il prezzo dei "Bund" e'
caduto parecchio, sicche' il rendimento e' saltato di 34 punti base
arrivando al 3.29 %, immediatamente copiato dai movimenti dei Titoli di
Stato di tutta la Eurozona.

"E' un risultato molto scadente," ha dichiarato Marc Ostwald,
impiegato presso "Monument Securities". (NdT.: una finanziaria
internazionale, che opera presso la Borsa di Londra). "In 20 anni che
seguo le aste dei "Bund", non riesco a ricordare che sia mai
successo che la Bundesbank sia stata lasciata con un terzo dei Titoli
rimasti in sua mano."

Gli operatori di Borsa osserveranno con estrema attenzione se le aste
odierne di Obbligazioni in Spagna e Francia procederanno senza intoppi,
come nelle attese, o se, invece, il mondo stia cominciando ad assistere
ad uno "sciopero dei compratori", in quanto un diluvio di debito
di Stati sovrani allaga il mercato.

Esistono paure che la prossima crisi nel sistema finanziario globale
potrebbe consistere in una ribellione da parte dei controllori del
comparto obbligazionario, gia' preoccupati dai discorsi sulla bolla
nel loro settore. Una simile rivolta spingerebbe al rialzo i tassi di
interesse, usati per i contratti dei mutui ad interesse fisso e delle
obbligazioni da emittenti aziendali. Le banche Centrali potrebbero
compensare questa crisi per un certo periodo di tempo, tramite
acquisto diretto dei Titoli Obbligazionari - ossia "stampando piu'
denaro" - ma non lo potrebbero fare a tempo indeterminato.

Gia' gli Usa da soli sono attesi alla emissione di 2 trilioni $ (NdT.: 2 mila
miliardi $) di debito solo nel corrente anno, e gli Europei non sono molto
indietro. L'Italia da sola deve chiedere ai mercati 200 miliardi €, mentre
spinge avanti a se' l'enorme mole di debito pubblico e deve provvedere
al costo supplementare della recessione. Fitch Ratings ha dichiarato che
Irlanda, Grecia, Olanda e Francia devono affrontare un pesante
calendario di aste, perche' obbligate dal giungere a scadenza dei
precedenti Titoli di Stato.

La Gran Bretagna e' attesa alla emissione 146 miliardi di £
(NdT.: sterline, pari a 164 miliardi €) questo anno, pari al 10 % del PIL.
Mentre la vendita di Titoli di Stato denominati "Gilt"
(NdT.: corrispondenti ai Treasuries degli Usa) per un importo totale di
2 miliardi £ (NdT.: pari a 2,24 miliardi €) e' proceduta senza intoppi
ieri, l'Ufficio per la Gestione del Debito (DMO) ha avvertito di possibili
problemi piu' avanti nel corrente anno.

Robert Stheeman, il responsabile del DMO, afferma che la
Gran Bretagna puo' aver gia' raggiunto i limiti della tolleranza
degli investitori. "Non sto effettuando la previsione che avremo una asta
fallita, ma non posso nemmeno escluderlo. Si tratta di dover vendere un
grosso importo di debito. Siamo in un mondo differente rispetto ad
appena un anno fa," ha dichiarato alla agenzia di notizie finanziarie
"Bloomberg News".

Fintanto che la Gran Bretagna riesce a mantenere la tanto desiderata
valutazione "AAA", essa dovrebbe essere capace di ottenere denaro dai
mercati obbligazionari ad un prezzo ragionevole, ma tale valutazione non
e' piu' del tutto assicurata. La agenzia Fitch valuta che il Regno Unito sara'
saltato da un debito pubblico del 44 % del PIL nel 2007 al 68 % per la
ultima parte del 2010, un aumento sbalorditivo per una nazione importante.
Di solito serve una guerra per produrre un tale disastro.


Traduzione di Francesco Caselli

09 gennaio 2009




giovedì 8 gennaio 2009

Scontro di Gaza non vicino a finire

Non e' piu' solo un conflitto della striscia di Gaza; questo scontro
non e' vicino alla fine

Lyndon LaRouche, Jr. - Comitato di azione politica LaRouche
http://www.larouchepac.com/news/2009/01/07/larouche-its-no-longer-gaza-strip-conflict-thing-not-going-e.html

07 gennaio 2009


Persino mentre il mondo intero osserva il massacro di Gaza
diventare sempre piu' sanguinoso, i cosiddetti aggiornamenti
notiziari che lo accompagnano proclamano che un qualche
accordo di cessazione delle ostilita' sarebbe dietro l'angolo, e
che esso buttera' tutta la situazione alle nostre spalle.
Non e' così !

"La circostanza fondamentale che dovremmo tenere a mente,"
ha affermato Lyndon LaRouche questo pomeriggio, "e' che
questo scontro non e' avviato a terminare. La intenzione
dietro di esso e' stata quello di accendere un fuoco, che non
potesse essere spento. Le parti coinvolte nello scontro non
sono di tale disposizione d'animo, sia le Israeliane che le altre.

E' intervenuta la "mano sanguinaria" in questo evento. Questa
e' ora la miccia volta ad accendere il conflitto; non si tratta piu'
di un conflitto della Striscia di Gaza, bensì di uno scontro
internazionale. Qualcuno ha acceso la miccia, ed essa sta
bruciando, mentre la bomba non e' stata rimossa.

E' questo l'avvertimento fondamentale che abbiamo il
dovere di far pervenire alla gente. Non e' finita qui; non si tratta
di un evento pressocche' terminato; bensì di qualcosa che non
avrebbe mai dovuto nemmeno cominciare.

"Gli Israeliani sono stati con intensa forza spinti a porre in azione
il conflitto," ha continuato LaRouche, "e la pressione in parte e'
provenuta dagli Usa. Questa operazione e' stata risaputa per un
anno. Si e' trattato di una strage pianificata, ed una delle
motivazioni per gli Israeliani e' stata quella di tentare di negare
la circostanza che essi siano stati sconfitti nella guerra del 2006
da essi intrapresa in Libano.

In effetti essi persero quella guerra, e tuttavia cercano di
pretendere di non essere stati sconfitti. "Non diteci che abbiamo
perso la guerra !" Bene, in effetti essi PERSERO quella guerra;
non avrebbero nemmeno dovuto iniziarla. Anzi gli Israeliani
sono avviati a perdere anche quella in corso !

"E naturalmente Cheney e Soci, che sono Britannici, sono
pienamente responsabili di questo conflitto," ha aggiunto
LaRouche. "I Britannici hanno lanciato il conflitto; si tratta
di qualcosa di simile allo accordo Sykes-Picot; (NdT.: 01, a
fondo articolo) non si tratta di un mistero," ha concluso.

"Ma il problema che abbiamo e' che queste persone vivono
tuttora in un universo Cartesiano, (NdT.: 02, a fondo articolo)
e non credono nella realta'."


(NdT. 01 - Accordo Sykes–Picot(-Sazonov di Russia)
Wikipedia in inglese

Fu un accordo segreto, stipulato nel 1916 tra i governi di
Gran Bretagna e Francia, in assenza del delegato dello Impero
Russo. Esso definì le rispettive sfere di influenza e di controllo in
Asia occidentale, a valere a far conto dalla attesa caduta dello
Impero Ottomano, durante la 1.a Guerra Mondiale. Si tratto'
prevalentemente di un accordo di natura commerciale, ma con
valenze di indiretto controllo politico degli stati arabi.)


(NdT. 02 - L'uomo misura delle cose senza Dio non ha più misura

Scienza e gnosi - Michael Waldstein - dicembre 2004
http://www.tracce.it/det_Articoli.asp?Titolo=cose&ID=20041215

Fuga dalla realtà
Cartesio concepiva la natura come semplice res extensa. Il mondo

è un meccanismo privo di senso e di scopo. L’uso corretto di
questo mondo è assoggettarlo completamente agli scopi umani.
L’universo cartesiano non è un luogo infernale, ma insignificante.
Non si tratta né di un luogo diabolico, né di un luogo realmente
ospitale, consono ai desideri dell’uomo. Non è altro che materia,
che deve e può essere usata in qualsiasi modo venga ritenuto
opportuno.)



Traduzione di Francesco Caselli

08 gennaio 2009

mercoledì 7 gennaio 2009

E' finita la festa ?

Derry Brownfield - 04 gennaio 2009

http://www.newswithviews.com/brownfield/brownfield170.htm


(NdT. Estratto - Dichiarazioni, integralmente riportate, rese
dal deputato Usa, il ginecologo Ron Paul, repubblicano del Texas)

Ron Paul ha dichiarato: "Il salvataggio (NdT.: delle banche
con i soldi dei contribuenti) non solo e' folle dal punto di vista
economico. E' addirittura sinistro. Costituisce una presa in giro
della nostra Costituzione, che i nostri attuali leader non
dovrebbero mai di nuovo prendersi il fastidio di pretendere
che sia tuttora in vigore.

Non potete risolvere un problema di spese eccessive, troppo
alti deficit ed inflazione monetaria molto elevata aggiungendo
ulteriori carichi di tutto cio'.

Sicche' sono nettamente contrario al salvataggio e ritengo che
esso otterra' solo l'effetto di rinviare la resa dei conti, che
comunque andra' effettuata." Paul prosegue affermando:
"Siamo nel mezzo di qualcosa di enorme. Non stiamo parlando
di semplici trilioni di dollari, che costituiscono gia' importi
giganteschi: il debito e' in realta' smisurato.

Una economia strutturata su debito e credito si trova alla
radice della corrente disintegrazione finanziaria. La fine
arrivera' quando i cittadini rifiuteranno il dollaro, e ritengo
che ci stiamo avvicinando terribilmente a tutto cio'.
Le soluzioni risiedono in un mercato libero, realmente non
condizionato, in un denaro sano e nella nostra Costituzione."


Traduzione di Francesco Caselli

07 gennaio 2009

E' questa la fine ?


(Scritte sulla immagine)

Voragine sempre piu' profonda

Deficit Federale per l'anno fiscale che termina
il 30 settembre 2009

Proiezioni precedenti circa 440 miliardi di dollari

Previsione attuale a 1.000 miliardi di dollari (1 trilione)


http://www.rense.com/general84/end.htm

postato da Francesco Caselli

07 gennaio 2009