venerdì 9 gennaio 2009

Spavento perche' l'asta dei Bund di Germania non ha successo

mentre il debito di Gran Bretagna raggiunge un livello pericoloso.

Ambrose Evans-Pritchard - Telegraph - 08 gennaio 2009

http://www.telegraph.co.uk/finance/financetopics/recession/4163037/Bond-scare-as-German-auction-fails-and-British-debt-hits-danger-level.html



"Fitch Ratings" (NdT.: Agenzia internazionale di valutazione sulle
Obbligazioni) ha emesso un avvertimento che il debito pubblico di Gran
Bretagna esplodera' a quasi il 70 % del PIL entro la fine del prossimo
anno, superando la Germania del passato nel diventare uno dei piu'
pesantemente indebitati Stati nel mondo industrializzato.

"In termini di velocita' di aggravamento del debito, il Regno
Unito e' di gran lunga la peggiore delle nazioni del club con il
rating "AAA". Il sottostante quadro fiscale e' terribile," ha dichiarato
Brian Coulton, capo del settore "valutazione degli Stati sovrani" presso la
agenzia di credito.

Mr Coulton ha affermato che diventerebbe sempre piu' difficile per gli Stati
raccogliere denaro sufficiente nei mercati globali delle Obbligazioni, per
pagare i salvataggi delle banche e contemporaneamente i grandi deficit di
bilancio. Il salvataggio delle banche Britanniche da solo costera' il 7 %
del PIL.

Il pericolo e' divenuto del tutto reale ieri, quando persino la
Germania non e' riuscita a vendere per intero una batteria di Titoli
di Stato alla sua annuale "Asta di S. Silvestro", che segna l'avvio della
stagione delle vendite del debito. Gli investitori hanno comprato solo
due terzi di una offerta di € 6 miliardi di "Bund" a 10 anni,
conducendo alla costernazione nei mercati. Il prezzo dei "Bund" e'
caduto parecchio, sicche' il rendimento e' saltato di 34 punti base
arrivando al 3.29 %, immediatamente copiato dai movimenti dei Titoli di
Stato di tutta la Eurozona.

"E' un risultato molto scadente," ha dichiarato Marc Ostwald,
impiegato presso "Monument Securities". (NdT.: una finanziaria
internazionale, che opera presso la Borsa di Londra). "In 20 anni che
seguo le aste dei "Bund", non riesco a ricordare che sia mai
successo che la Bundesbank sia stata lasciata con un terzo dei Titoli
rimasti in sua mano."

Gli operatori di Borsa osserveranno con estrema attenzione se le aste
odierne di Obbligazioni in Spagna e Francia procederanno senza intoppi,
come nelle attese, o se, invece, il mondo stia cominciando ad assistere
ad uno "sciopero dei compratori", in quanto un diluvio di debito
di Stati sovrani allaga il mercato.

Esistono paure che la prossima crisi nel sistema finanziario globale
potrebbe consistere in una ribellione da parte dei controllori del
comparto obbligazionario, gia' preoccupati dai discorsi sulla bolla
nel loro settore. Una simile rivolta spingerebbe al rialzo i tassi di
interesse, usati per i contratti dei mutui ad interesse fisso e delle
obbligazioni da emittenti aziendali. Le banche Centrali potrebbero
compensare questa crisi per un certo periodo di tempo, tramite
acquisto diretto dei Titoli Obbligazionari - ossia "stampando piu'
denaro" - ma non lo potrebbero fare a tempo indeterminato.

Gia' gli Usa da soli sono attesi alla emissione di 2 trilioni $ (NdT.: 2 mila
miliardi $) di debito solo nel corrente anno, e gli Europei non sono molto
indietro. L'Italia da sola deve chiedere ai mercati 200 miliardi €, mentre
spinge avanti a se' l'enorme mole di debito pubblico e deve provvedere
al costo supplementare della recessione. Fitch Ratings ha dichiarato che
Irlanda, Grecia, Olanda e Francia devono affrontare un pesante
calendario di aste, perche' obbligate dal giungere a scadenza dei
precedenti Titoli di Stato.

La Gran Bretagna e' attesa alla emissione 146 miliardi di £
(NdT.: sterline, pari a 164 miliardi €) questo anno, pari al 10 % del PIL.
Mentre la vendita di Titoli di Stato denominati "Gilt"
(NdT.: corrispondenti ai Treasuries degli Usa) per un importo totale di
2 miliardi £ (NdT.: pari a 2,24 miliardi €) e' proceduta senza intoppi
ieri, l'Ufficio per la Gestione del Debito (DMO) ha avvertito di possibili
problemi piu' avanti nel corrente anno.

Robert Stheeman, il responsabile del DMO, afferma che la
Gran Bretagna puo' aver gia' raggiunto i limiti della tolleranza
degli investitori. "Non sto effettuando la previsione che avremo una asta
fallita, ma non posso nemmeno escluderlo. Si tratta di dover vendere un
grosso importo di debito. Siamo in un mondo differente rispetto ad
appena un anno fa," ha dichiarato alla agenzia di notizie finanziarie
"Bloomberg News".

Fintanto che la Gran Bretagna riesce a mantenere la tanto desiderata
valutazione "AAA", essa dovrebbe essere capace di ottenere denaro dai
mercati obbligazionari ad un prezzo ragionevole, ma tale valutazione non
e' piu' del tutto assicurata. La agenzia Fitch valuta che il Regno Unito sara'
saltato da un debito pubblico del 44 % del PIL nel 2007 al 68 % per la
ultima parte del 2010, un aumento sbalorditivo per una nazione importante.
Di solito serve una guerra per produrre un tale disastro.


Traduzione di Francesco Caselli

09 gennaio 2009




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