Il complotto per eliminarci tutti
Man mano che crescono le atrocità commesse dai ricchi
criminali il tragico coma degli americani si intensifica
DI JOHN KAMINSKI
06 dicembre 04
Ricordo un gioco da tavolo per bambini in cui con una
calamita posta sotto il ripiano si trascinavano dei
frammenti metallici per dar loro ogni forma possibile
immaginabile.
Era divertente creare volti e, ricordo, era facile
disegnare il diavolo, con quei suoi baffi e il
pizzetto a tratto di matita e in cima due corna appuntite.
E ricordo le discussioni con mio padre nei tardi anni
sessanta, quando insistevo nell’affermare che il denaro
non è la cosa più importante nella vita mentre lo sono
il calore, l’amore e la compassione e lui che, in
disaccordo con me, scuoteva la testa ritenendo che mi
ero proprio rimbambito – ero diventato un fuorviato
idealista hippy.
Ora entrambi i ricordi convogliano nella mia mente
mentre contemplo la morsa soffocante dei mass media
che attanaglia la popolazione americana, dove così
tanta gente, moralmente prigioniera del bisogno
nevrotico di integrarsi a tutti i costi, crede che la
realtà vera sia solo ciò che si vede in TV.
E mi tornano in mente decenni di trasmissioni televisive
dedicate alla storia delle famigerate divisioni Panzer
di Hitler inviate a travolgere la Francia e torturarne
i cittadini prigionieri o dei campi di concentramento
giapponesi che le valorose truppe degli alleati hanno
combattuto fino alla loro liberazione e smantellamento.
La mia generazione è cresciuta con questa leggendaria
propaganda e ci faceva sentire bene sapere che gli
americani erano i bravi ragazzi e che noi stessi eravamo
americani, sempre in lotta dalla parte della libertà e
della giustizia.
Un mio lontano parente trascorre la maggior parte del
tempo guardando questi documentari in bianco e nero
dedicati alle manovre delle truppe nella Seconda Guerra
Mondiale, compiacendosi del ruolo dei britannici nell’aver
salvato il mondo in nome della democrazia.
Quando lo vado a trovare devo sempre trattenermi
dall’impulso di dirgli che vorrei prendesse il canale
Al-Jazeerah per vedere il modo in cui le truppe americane
di oggi “finiscono” i combattenti per la libertà iracheni
feriti o giustificano gli abusi sessuali subiti dai
prigionieri reclusi nel carcere di Abu Ghraib spiegando
di stare combattendo il terrore.
Penserai – per l’essere pensante e dotato di sentimenti
quale sei, che crede nell’onestà con se stessi – che la
televisione americana ti mostri ciò che realmente sta
accadendo. Voglio dire, viviamo in un mondo reale,
paghiamo conti veri, abbiamo – se siamo fortunati –
persone in carne ed ossa che ci vogliono bene.
E ci va di pensare che il modo in cui percepiamo il
mondo reale sia quello corretto, che possediamo tutte
le informazioni necessarie a stabilire ciò che è giusto
o sbagliato.
Infatti è proprio così che la pensa la maggioranza degli
americani. Malauguratamente per me, per te e per il resto
del mondo, si sta sbagliando clamorosamente.
Anzi dolorosamente.
Quei perversi approfittatori delle debolezze altrui che
stabiliscono cosa trasmettere in TV applicano un doppio
criterio particolarmente nefando. Sono subito pronti a
divulgare gli orrori commessi da coloro che considerano
loro nemici, mentre sono assolutamente restii ad applicare
gli stessi canoni giornalistici nei confronti dei loro
alleati, coloro che considerano loro amici.
Di conseguenza, sono privi di integrità.
E lo siamo anche noi come risultato finale.
Ed ancora, l’America si è trasformata in una nazione
di assassini psicopatici, istigati da una plebaglia
in stato di coma che sottoscrive tali crimini col suo
atteggiamento di sadica noncuranza.
Le mie riflessioni su tali questioni derivano dalla
semplice osservazione del comportamento dei media
nell’America di oggi. La maggioranza degli americani
si reputa al corrente di ciò che sta accadendo solo
perchè segue il notiziario della sera, o legge il
quotidiano locale. Quelli più al passo coi tempi
ritengono di recepire una prospettiva reale dalla
televisione pubblica o ascoltando la Radio Pubblica
Nazionale – magari hanno persino letto uno dei libri
di Howard Zinn di quando in quando – e intimamente si
congratulano per l’astuto acume in fatto d’attualità.
In realtà, il volume di crimini di guerra americani ed
altre atrocità taciute dai media americani ha raggiunto
livelli senza precedenti. E tuttora, ad ogni nuova bugia
raccontata dai nostri leaders per celare nuove atrocità
perpetrate dall’esercito americano, il popolo americano
non fa che sprofondare sempre di più nel suo coma
auto-inflitto – in gran parte perchè sui nostri media
tali episodi non sono riconosciuti come reali, il che
genera una situazione nelle menti del popolo americano
per la quale se i fatti non appaiono in TV allora vuol
dire che non sono mai accaduti.
Ecco fin dove ci ha condotti l’evoluzione – ad una totale
delusione da lavaggio del cervello.
E come molte persone hanno già capito, questa è una
sicura ricetta per il disastro, abbastanza verosimilmente
per la fine del mondo. Perchè quando si mente a sè stessi,
si rinuncia per sempre alla possibilità di arrivare un
giorno alla verità.
Non pensare a quello che hanno dato in TV, bensì a quanto
hai appreso andando alla ricerca di informazioni
alternative su Internet. L’elezione rubata è al momento
uno degli argomenti più gettonati. Senza dubbio una vasta
rete di tirapiedi repubblicani super-pagati ha sbilanciato
il processo di votazione in molti stati. Hanno fatto di
tutto per impedire alla gente di colore di votare, hanno
sabotato i ballottaggi nei presidi ad orientamento
democratico ed hanno assunto il controllo del processo
elettronico di elaborazione dei voti in modo tale da
modificare i totali via computer senza lasciare traccia
alcuna del loro operato.
Ma il peggio, secondo me, è stato il constatare come
il principale candidato all’opposizione fosse stato messo
lì apposta. A lui non è minimamente importato che si
procedesse o meno ad un nuovo conteggio dei voti ed
inoltre proponeva di fatto la medesima piattaforma
politica adottata dal presidente più irresponsabile e
pericoloso in assoluto nella storia del paese.
Ebbene, a te quanto importa? Fino a che punto sei disposto
a conoscere? Se decidi di non guardare, ti costerà la vita.
Ma forse persino questo non basterà a motivare una maggioranza
di androidi americani socialmente lobotomizzati.
Tutto questo non si è verificato dall’oggi al domani.
Infatti, qualcuno potrebbe a ragione controbattere che
questo tipo di manipolazione mentale di massa non è una
novità: è sempre esistita.
Pur limitando la nostra dimostrazione ai soli fatti
recenti vediamo come, a partire dal primo assassinio
Kennedy, l’autorità al potere ha capito di poter farla
franca con qualsiasi cosa, basta che i mezzi di comunicazione
gestiscano le notizie in modo tale che a contestarne
la versione ufficiale si passi per anti-patriottici o
retrogradi. Ecco come, a partire da quella sequenza di
omicidi degli anni sessanta, le atrocità sono diventate
sempre più efferate (non ci metteremo ad elencarle adesso)
mentre si è progressivamente diffusa la tendenza del
pubblico a cercare rifugio in seno ad una propaganda
ben più rassicurante anche se ingannevole.
Fino al punto in cui adesso assistiamo all’osceno
sterminio di intere popolazioni in Iraq, Afghanistan, Haiti
e Colombia, e abbiamo la maggioranza degli americani che
volutamente fanno finta di niente e proseguono spensierati
con le loro compere natalizie e il loro navigare per i
siti porno di Internet. Nonostante gli appelli disperati
degli ospiti dei talk show radiofonici e degli attivisti
pacifisti di un tempo, il coma percettivo che offusca la
mente del popolo americano non è mai stato così profondo.
E tantomeno così pericoloso per la vita di tutti gli
esseri viventi su questo pianeta.
Mi rivolgo a te che percorri lo spazio cibernetico a caccia
di notizie integre che sai di non poter trovare alla
TV o su strumenti di propaganda della macchina bellica
come il New York Times, e con il dovuto rispetto ti dico
che pure a te sarà sfuggita la complessità della depravata
demenza che ci è stata inflitta. Si tratta di un processo
talmente intrecciato psicologicamente con ciò che percepiamo
come il nostro bene migliore da non essere più in grado di
far capo a quegli eventi che ci hanno condotto tanto
in basso nel processo di auto-distruzione. A meno di
ricorrere alla spinta rinvigorente data dall’Elavil
(un antidepressivo) dal Maui wowie (cannabis awaiana),
dal salvia divinorum (un allucinogeno) o almeno dal Jack
Daniel’s (bourbon).
Sicuramente siete al corrente dei fatti di base: sapete
che il governo degli Stati Uniti è il responsabile per
l’11 settembre, evento che ha fornito il movente che ha
giustificato l’invasione del mondo intero da parte
dell’impero industriale-militare. Sapete anche che la
guerra in Iraq è basata su delle menzogne e che quindi è
detestabile almeno quanto le azioni di uno qualsiasi dei
tanti deplorevoli tiranni che si sono susseguiti in questo
mondo. Ed è proprio della vostra America che sto parlando!
Chi se ne frega? Che danno in TV?
Ecco i peggiori, più perversi assassini della storia,
nessuno escluso, e tu ancora, in cuor tuo, non lo vuoi
ammettere! Ai soldati americani è stato ordinato dai
superiori di ammazzare qualsiasi individuo a Fallujah,
non importa quanto giovane o vecchio, ma non l’hai visto
in TV e per questo non ci credi.
Il sangue che filtra tra la sabbia non è affar tuo, credi.
Se lo meritano per quello che hanno fatto a New York,
si sente ancora dire tra la vasta plebaglia ignorante
che si atteggia ad esponente dell’America colta.
Ok, basta politica – come la chiamano in molti. Queste
non sono che questioni superficiali. Adesso vi voglio
parlare di qualcosa di veramente terribile, perchè finchè
non capirete non arriverete ad afferrare la gravità della
situazione in cui ci troviamo.
Il che mi riporta ad una delle mie citazioni preferite di
sempre, quella di Ralph J. Gleason. “Non importa quanto
paranoico tu sia, quello che stanno effettivamente combi-
nando è sempre molto peggio di quanto tu possa immaginare!”
Tre storie recenti – tutte scritte da donne e nessuna che
vedrà mai la luce del giorno sui principali canali
mediatici – hanno attirato la mia attenzione a proposito
del grado di depravazione che abbiamo raggiunto in questo
nostro mondo in rapida disgregazione. (E non farò
riferimento alcuno a quel professore della Nuova Zelanda
che oggi ha affermato che il genere umano potrebbe
estinguersi nel giro di soli cento anni in base a quanto
sta accadendo oggigiorno).
Di recente, Mary Sparrowdancer mi ha inviato gli sviluppi
del suo rilevante pezzo intitolato, “The Battle for
Darkness and Light”, che tratta degli effetti del
fluoruro sul corpo umano.
Il nuovo pezzo si intitola “National Fluoride
Database Launched by USDA”.
Adesso, con gli americani imbottiti di fluoruro per colpa
di un esperimento medico durato sessant’anni che non ha
mai prodotto gli effetti sperati – ora, con la maggior
parte dell’intera nazione sofferente di problemi
gastrointestinali, disturbi del sonno e dell’umore,
doloretti strani, alta pressione del sangue, problemi di
densità ossea, tumori, cardiopatie, patologie epatiche,
patologie renali, problemi dentali, disturbi alla tiroide
ed obesità, - finalmente si presta attenzione agli effetti
secondari dovuti alla fluorazione degli acquedotti.
Sapete, questo è molto di più che un’intricata storia di sanità.
La questione del fluoruro, che si propaga per tutta la catena
alimentare, riguarda in realtà l’interferire con il processo
d’evoluzione, intorpidire le menti di miliardi di persone che
vengono private della loro legittima aspirazione a sviluppare
menti brillanti ed evolute e a condurre un mondo nuovo
verso un futuro luminoso e promettente, il tutto sacrificato
in nome di un progetto di ricchi corrotti per l’eliminazione
di scorie nucleari e la trasformazione di un immorale ma
colossale profitto in un patto col diavolo.
Forse gli Stati Uniti non hanno vinto la Seconda Guerra
Mondiale. Forse, con lo spargimento di fluoruro e sostanze
radioattive nell’aria e nella catena alimentare, i perdenti
di quella guerra ci hanno provato fino all’ultimo e la
loro perfida risata echeggia in queste due sostanze
apocalittiche, le quali ci garantiscono un futuro di
schiavitù e malattia piuttosto che la speranza luminosa
di una società giusta e felice.
E quel secondo veleno a cui facevo riferimento, la
radioattività, è il soggetto di una seconda storia recente,
uno scenario che si apre davanti al mondo moderno le cui
tinte non potrebbero essere più fosche e che tuttavia
siamo assolutamente tenuti a conoscere se vogliamo
sopravvivere come specie.
Si intitola “Depleted uranium: Dirty bombs, dirty missiles,
dirty bullets — A death sentence here and abroad” è
l’ultimo in ordine di tempo di una serie di pubblicazioni
sul tema di Leuren Moret, una ex scienziata della Lawrence
Livermore Lab che adesso lavora con un gruppo di ricercatori
indipendenti che operano sotto il nome di “Radiation and
Public Health Project”. Questo gruppo ha scritto un
totale di dieci libri sugli effetti delle radiazioni a
bassa frequenza sul corpo umano.
Il pubblico americano non potrà che giungere ad una
conclusione: le munizioni all’uranio impoverito non solo
servono ad uccidere un gran numero di persone in nazioni
che gli Stati Uniti hanno deciso di conquistare, ma anche
ad uccidere i nostri stessi soldati; ed il nostro governo,
che professa di tenere in gran conto i suoi militari uomini
e donne, sa che li sta uccidendo.
Così scrive la Moret:
E i nostri soldati? Terry Jemison del Department of
Veterans Affairs ha comunicato questa settimana all’American
Free Press che i “veterani dell’era del Golfo” che risultano
attualmente affetti da invalidità dal 1991 ammontano a
518.739 contro i 7.035 soldati rimasti feriti in Iraq
nello stesso periodo di 14 anni.
Questa settimana l’American Free Press ha gettato una
“bomba sporca” sul Pentagono dichiarando che 8 uomini
su venti tra coloro che hanno prestato servizio in una
unità di offensiva militare statunitense in Iraq nel 2003
hanno ora sviluppato dei tumori maligni.
Ciò significa che il 40% dei soldati di quell’unità si
sono ammalati nel giro di soli 16 mesi.
Si tratta di un crimine di guerra sconvolgente perpetrato
contro i nostri stessi soldati e nè Dan Rather o il
New York Times ne hanno fatto il benchè minimo accenno.
Ce n’è abbastanza per dare di stomaco. Vogliate leggere
l’intera storia all’indirizzo sopra riportato.
Oltre ad uccidere centinaia di migliaia di innocenti
abitanti di paesi stranieri per ragioni che tutti nel
mondo sanno essere delle falsità, il governo americano
sta deliberatamente assassinando i suoi stessi soldati,
coloro che dice di amare.
Avevo parlato di tre storie, non è vero? Dovreste sapere,
se già non vi trovate inchiodati al bagno a rigettare
il pranzo di oggi, che ho riservato il peggio per la fine.
Si tratta di una vecchia storia “Aerosol and Electromagnetic
Weapons in the Age of Nuclear War” scritto a giugno da
Amy Worthington, giornalista che si occupa di argomenti
di sanità per l’Idaho Observer e che ha studiato per
lungo tempo le "scie chimiche".
Questa storia vi lascerà sgomenti una volta per tutte.
Nel loro intento a primeggiare nella sequela di morte,
i fornitori di guerra perpetua hanno deliberatamente
abbassato la luce del sole fonte di vita sulla Terra e
ridotto la visibilità atmosferica servendosi di particelle
e polimeri che intasano i polmoni. Tale terrorismo
ecologico ha compromesso gravemente la salute pubblica,
secondo migliaia di testimonianze scritte. Anni di appelli
di massa ai legislatori, ai mezzi di comunicazione e
alle autorità militari per avere informazioni e per
mettere freno al catastrofico deterioramento atmosferico,
non hanno avuto alcun seguito a causa di una burocrazia
che non vuole sentire ragioni. La pubblica consapevolezza
su ciò che sta accadendo rimane ottenebrata almeno quanto
i cieli sopra di noi perchè coloro “che sanno” sono
imbavagliati dalle leggi di segretezza nazionale e
gli americani non hanno l’autorità per mettere in dubbio
questioni di sicurezza nazionale.
Worthington parla dell’Operazione Cloverleaf, un
programma militare top-secret che implica modificazioni
climatiche, comunicazioni militari, sviluppo di armi
spaziali, ricerche sul buco dell’ozono e sul riscaldamento
globale più armi biologiche e analisi di rilevamento.
Spiega così:
Lo spargimento di tonnellate di nubi cariche di particelle
da un aereo ha geo-modificato la nostra atmosfera
planetaria convertendola in un plasma elettro conduttivo
altamente caricato utile ai progetti militari.
L’aria che respiriamo è satura di fibre sintetiche del
calibro dell’amianto e metalli tossici, compresi i sali
di bario, l’alluminio, e a quel che si dice, il torio
radioattivo. Tali sostanze funzionano da elettroliti per
migliorare la conduttività dei radar militari e delle
onde radio. Velenoso quanto l’arsenico e soppressore
dimostrato del sistema immunitario, il bario atmosferico
indebolisce la muscolatura, compresa quella del miocardio.
L’alluminio inalato va direttamente al cervello e gli
specialisti in campo medico confermano che causa tensione
ossidativa al tessuto cerebrale determinando la formazione
di viluppi neuro-fibrillari come nel morbo di Alzheimer.
Il torio radioattivo causa, come risaputo, leucemia ed
altri cancri.
C’è di più. Le microonde ad alta frequenza e le ELF
(extremely low frequency) onde a bassissima frequenza -
pulsano a frequenze che incidono sul funzionamento mentale
e biologico dell’essere umano e sulle associazioni di
virus, batteri, funghi, microbatteri, cellule sanguigne
disseccate e segnalatori biologici esotici tanto che le
reazioni ad esse legate sono osservabili nei regni umano,
animale e botanico.
Ecco dunque tre argomenti relativamente poco conosciuti
da aggiungere ai tanti altri pericoli già accertati per
l’esistenza umana diffusi in tutto il mondo grazie ad un
manipolo di dissennati di Washington. La Worthington scrive:
Osserviamo continuamente episodi di bizzarrie metereologiche
mentre potenti congegni elettromagnetici interferiscono
con la corrente a getto, più comunemente nota come jet
stream e con i singoli sistemi frontali temporaleschi
per creare condizioni climatiche artificiali.
E’ stato documentato di operazioni illecite condotte con
il coinvolgimento di missioni aerosol che hanno arrecato
malattie e disorientamento in frazioni selezionate di
popolazioni tramite agenti di test biologici e tecnologie
psicotroniche per il controllo mentale/dell’umore.
Per l’amor di Dio, ecco cosa dovremmo insegnare ai nostri
ragazzi nelle scuole, perchè queste sono le più gravi
minacce alla nostra sopravvivenza. E invece di fluoruro,
uranio impoverito e scie chimiche, non se ne parla affatto
nè sui principali canali di informazione mediatica nè in
alcun programma didattico. A parte la psicosi politica
americana che ora getta la sua ombra tenebrosa sul mondo,
sono questi gli argomenti più importanti di cui tutti a
questo mondo dovrebbero parlare e riparlare.
Invece, come avviene per i veri moventi del governo U.S.A.
circa l’11/9 e le guerre illegali in Afghanistan e in Iraq,
il popolo americano rimane sbigottito e accondiscendente
verso un martellamento continuo di fesserie offensive propinato
da uomini che dovrebbero essere i nostri leaders ma che
in realtà sono coloro che stanno devastando estese aree
del pianeta per intere generazioni a venire.
Queste sono solo tre tematiche su cui discutere ma non
ne parla nessuno. Il mercurio nelle medicine, geni di
Gozzilla eunuchi nelle sementi che ci garantiranno
carestie di massa per anni nel futuro prossimo, prodotti
chimici letali nei vestiti che indossiamo, terreni
avvelenati, musica priva di contenuti, video-giochi
perversi che insegnano come uccidere ai nostri figli...
Ascolta il dibattito nazionale trasmesso dalla tua
starnazzante scatola elettronica. Nient’altro che banalità
insignificanti. Giunte a te per mezzo di quegli stessi
individui che combinano tutte quelle altre cose guadagnandoci
trilioni. I mezzi di comunicazione ci pilotano proprio
come in quel gioco da tavolo, dove era facile disegnare
il diavolo con una calamita. Noi siamo i frammenti
metallici che assumono le sembianze di mostri di maligna
creazione per mezzo della calamita che sono i nostri
misantropici mass media.
Abbiamo inventato i giochi e lasciato che il mondo ci
sfuggisse di mano.
di John Kaminski
skylax@comcast.net
John Kaminski è autore di “The Perfect Enemy,” “America’s Autopsy Report,” e “The Day America Died: Why You Shouldn’t Believe the Official Story of What Happened on September 11, 2001.”
Per maggiori informazioni visitare: http://www.johnkaminski.com/
Traduzione per Comedonchisciotte a cura di Kolder
criminali il tragico coma degli americani si intensifica
DI JOHN KAMINSKI
06 dicembre 04
Ricordo un gioco da tavolo per bambini in cui con una
calamita posta sotto il ripiano si trascinavano dei
frammenti metallici per dar loro ogni forma possibile
immaginabile.
Era divertente creare volti e, ricordo, era facile
disegnare il diavolo, con quei suoi baffi e il
pizzetto a tratto di matita e in cima due corna appuntite.
E ricordo le discussioni con mio padre nei tardi anni
sessanta, quando insistevo nell’affermare che il denaro
non è la cosa più importante nella vita mentre lo sono
il calore, l’amore e la compassione e lui che, in
disaccordo con me, scuoteva la testa ritenendo che mi
ero proprio rimbambito – ero diventato un fuorviato
idealista hippy.
Ora entrambi i ricordi convogliano nella mia mente
mentre contemplo la morsa soffocante dei mass media
che attanaglia la popolazione americana, dove così
tanta gente, moralmente prigioniera del bisogno
nevrotico di integrarsi a tutti i costi, crede che la
realtà vera sia solo ciò che si vede in TV.
E mi tornano in mente decenni di trasmissioni televisive
dedicate alla storia delle famigerate divisioni Panzer
di Hitler inviate a travolgere la Francia e torturarne
i cittadini prigionieri o dei campi di concentramento
giapponesi che le valorose truppe degli alleati hanno
combattuto fino alla loro liberazione e smantellamento.
La mia generazione è cresciuta con questa leggendaria
propaganda e ci faceva sentire bene sapere che gli
americani erano i bravi ragazzi e che noi stessi eravamo
americani, sempre in lotta dalla parte della libertà e
della giustizia.
Un mio lontano parente trascorre la maggior parte del
tempo guardando questi documentari in bianco e nero
dedicati alle manovre delle truppe nella Seconda Guerra
Mondiale, compiacendosi del ruolo dei britannici nell’aver
salvato il mondo in nome della democrazia.
Quando lo vado a trovare devo sempre trattenermi
dall’impulso di dirgli che vorrei prendesse il canale
Al-Jazeerah per vedere il modo in cui le truppe americane
di oggi “finiscono” i combattenti per la libertà iracheni
feriti o giustificano gli abusi sessuali subiti dai
prigionieri reclusi nel carcere di Abu Ghraib spiegando
di stare combattendo il terrore.
Penserai – per l’essere pensante e dotato di sentimenti
quale sei, che crede nell’onestà con se stessi – che la
televisione americana ti mostri ciò che realmente sta
accadendo. Voglio dire, viviamo in un mondo reale,
paghiamo conti veri, abbiamo – se siamo fortunati –
persone in carne ed ossa che ci vogliono bene.
E ci va di pensare che il modo in cui percepiamo il
mondo reale sia quello corretto, che possediamo tutte
le informazioni necessarie a stabilire ciò che è giusto
o sbagliato.
Infatti è proprio così che la pensa la maggioranza degli
americani. Malauguratamente per me, per te e per il resto
del mondo, si sta sbagliando clamorosamente.
Anzi dolorosamente.
Quei perversi approfittatori delle debolezze altrui che
stabiliscono cosa trasmettere in TV applicano un doppio
criterio particolarmente nefando. Sono subito pronti a
divulgare gli orrori commessi da coloro che considerano
loro nemici, mentre sono assolutamente restii ad applicare
gli stessi canoni giornalistici nei confronti dei loro
alleati, coloro che considerano loro amici.
Di conseguenza, sono privi di integrità.
E lo siamo anche noi come risultato finale.
Ed ancora, l’America si è trasformata in una nazione
di assassini psicopatici, istigati da una plebaglia
in stato di coma che sottoscrive tali crimini col suo
atteggiamento di sadica noncuranza.
Le mie riflessioni su tali questioni derivano dalla
semplice osservazione del comportamento dei media
nell’America di oggi. La maggioranza degli americani
si reputa al corrente di ciò che sta accadendo solo
perchè segue il notiziario della sera, o legge il
quotidiano locale. Quelli più al passo coi tempi
ritengono di recepire una prospettiva reale dalla
televisione pubblica o ascoltando la Radio Pubblica
Nazionale – magari hanno persino letto uno dei libri
di Howard Zinn di quando in quando – e intimamente si
congratulano per l’astuto acume in fatto d’attualità.
In realtà, il volume di crimini di guerra americani ed
altre atrocità taciute dai media americani ha raggiunto
livelli senza precedenti. E tuttora, ad ogni nuova bugia
raccontata dai nostri leaders per celare nuove atrocità
perpetrate dall’esercito americano, il popolo americano
non fa che sprofondare sempre di più nel suo coma
auto-inflitto – in gran parte perchè sui nostri media
tali episodi non sono riconosciuti come reali, il che
genera una situazione nelle menti del popolo americano
per la quale se i fatti non appaiono in TV allora vuol
dire che non sono mai accaduti.
Ecco fin dove ci ha condotti l’evoluzione – ad una totale
delusione da lavaggio del cervello.
E come molte persone hanno già capito, questa è una
sicura ricetta per il disastro, abbastanza verosimilmente
per la fine del mondo. Perchè quando si mente a sè stessi,
si rinuncia per sempre alla possibilità di arrivare un
giorno alla verità.
Non pensare a quello che hanno dato in TV, bensì a quanto
hai appreso andando alla ricerca di informazioni
alternative su Internet. L’elezione rubata è al momento
uno degli argomenti più gettonati. Senza dubbio una vasta
rete di tirapiedi repubblicani super-pagati ha sbilanciato
il processo di votazione in molti stati. Hanno fatto di
tutto per impedire alla gente di colore di votare, hanno
sabotato i ballottaggi nei presidi ad orientamento
democratico ed hanno assunto il controllo del processo
elettronico di elaborazione dei voti in modo tale da
modificare i totali via computer senza lasciare traccia
alcuna del loro operato.
Ma il peggio, secondo me, è stato il constatare come
il principale candidato all’opposizione fosse stato messo
lì apposta. A lui non è minimamente importato che si
procedesse o meno ad un nuovo conteggio dei voti ed
inoltre proponeva di fatto la medesima piattaforma
politica adottata dal presidente più irresponsabile e
pericoloso in assoluto nella storia del paese.
Ebbene, a te quanto importa? Fino a che punto sei disposto
a conoscere? Se decidi di non guardare, ti costerà la vita.
Ma forse persino questo non basterà a motivare una maggioranza
di androidi americani socialmente lobotomizzati.
Tutto questo non si è verificato dall’oggi al domani.
Infatti, qualcuno potrebbe a ragione controbattere che
questo tipo di manipolazione mentale di massa non è una
novità: è sempre esistita.
Pur limitando la nostra dimostrazione ai soli fatti
recenti vediamo come, a partire dal primo assassinio
Kennedy, l’autorità al potere ha capito di poter farla
franca con qualsiasi cosa, basta che i mezzi di comunicazione
gestiscano le notizie in modo tale che a contestarne
la versione ufficiale si passi per anti-patriottici o
retrogradi. Ecco come, a partire da quella sequenza di
omicidi degli anni sessanta, le atrocità sono diventate
sempre più efferate (non ci metteremo ad elencarle adesso)
mentre si è progressivamente diffusa la tendenza del
pubblico a cercare rifugio in seno ad una propaganda
ben più rassicurante anche se ingannevole.
Fino al punto in cui adesso assistiamo all’osceno
sterminio di intere popolazioni in Iraq, Afghanistan, Haiti
e Colombia, e abbiamo la maggioranza degli americani che
volutamente fanno finta di niente e proseguono spensierati
con le loro compere natalizie e il loro navigare per i
siti porno di Internet. Nonostante gli appelli disperati
degli ospiti dei talk show radiofonici e degli attivisti
pacifisti di un tempo, il coma percettivo che offusca la
mente del popolo americano non è mai stato così profondo.
E tantomeno così pericoloso per la vita di tutti gli
esseri viventi su questo pianeta.
Mi rivolgo a te che percorri lo spazio cibernetico a caccia
di notizie integre che sai di non poter trovare alla
TV o su strumenti di propaganda della macchina bellica
come il New York Times, e con il dovuto rispetto ti dico
che pure a te sarà sfuggita la complessità della depravata
demenza che ci è stata inflitta. Si tratta di un processo
talmente intrecciato psicologicamente con ciò che percepiamo
come il nostro bene migliore da non essere più in grado di
far capo a quegli eventi che ci hanno condotto tanto
in basso nel processo di auto-distruzione. A meno di
ricorrere alla spinta rinvigorente data dall’Elavil
(un antidepressivo) dal Maui wowie (cannabis awaiana),
dal salvia divinorum (un allucinogeno) o almeno dal Jack
Daniel’s (bourbon).
Sicuramente siete al corrente dei fatti di base: sapete
che il governo degli Stati Uniti è il responsabile per
l’11 settembre, evento che ha fornito il movente che ha
giustificato l’invasione del mondo intero da parte
dell’impero industriale-militare. Sapete anche che la
guerra in Iraq è basata su delle menzogne e che quindi è
detestabile almeno quanto le azioni di uno qualsiasi dei
tanti deplorevoli tiranni che si sono susseguiti in questo
mondo. Ed è proprio della vostra America che sto parlando!
Chi se ne frega? Che danno in TV?
Ecco i peggiori, più perversi assassini della storia,
nessuno escluso, e tu ancora, in cuor tuo, non lo vuoi
ammettere! Ai soldati americani è stato ordinato dai
superiori di ammazzare qualsiasi individuo a Fallujah,
non importa quanto giovane o vecchio, ma non l’hai visto
in TV e per questo non ci credi.
Il sangue che filtra tra la sabbia non è affar tuo, credi.
Se lo meritano per quello che hanno fatto a New York,
si sente ancora dire tra la vasta plebaglia ignorante
che si atteggia ad esponente dell’America colta.
Ok, basta politica – come la chiamano in molti. Queste
non sono che questioni superficiali. Adesso vi voglio
parlare di qualcosa di veramente terribile, perchè finchè
non capirete non arriverete ad afferrare la gravità della
situazione in cui ci troviamo.
Il che mi riporta ad una delle mie citazioni preferite di
sempre, quella di Ralph J. Gleason. “Non importa quanto
paranoico tu sia, quello che stanno effettivamente combi-
nando è sempre molto peggio di quanto tu possa immaginare!”
Tre storie recenti – tutte scritte da donne e nessuna che
vedrà mai la luce del giorno sui principali canali
mediatici – hanno attirato la mia attenzione a proposito
del grado di depravazione che abbiamo raggiunto in questo
nostro mondo in rapida disgregazione. (E non farò
riferimento alcuno a quel professore della Nuova Zelanda
che oggi ha affermato che il genere umano potrebbe
estinguersi nel giro di soli cento anni in base a quanto
sta accadendo oggigiorno).
Di recente, Mary Sparrowdancer mi ha inviato gli sviluppi
del suo rilevante pezzo intitolato, “The Battle for
Darkness and Light”, che tratta degli effetti del
fluoruro sul corpo umano.
Il nuovo pezzo si intitola “National Fluoride
Database Launched by USDA”.
Adesso, con gli americani imbottiti di fluoruro per colpa
di un esperimento medico durato sessant’anni che non ha
mai prodotto gli effetti sperati – ora, con la maggior
parte dell’intera nazione sofferente di problemi
gastrointestinali, disturbi del sonno e dell’umore,
doloretti strani, alta pressione del sangue, problemi di
densità ossea, tumori, cardiopatie, patologie epatiche,
patologie renali, problemi dentali, disturbi alla tiroide
ed obesità, - finalmente si presta attenzione agli effetti
secondari dovuti alla fluorazione degli acquedotti.
Sapete, questo è molto di più che un’intricata storia di sanità.
La questione del fluoruro, che si propaga per tutta la catena
alimentare, riguarda in realtà l’interferire con il processo
d’evoluzione, intorpidire le menti di miliardi di persone che
vengono private della loro legittima aspirazione a sviluppare
menti brillanti ed evolute e a condurre un mondo nuovo
verso un futuro luminoso e promettente, il tutto sacrificato
in nome di un progetto di ricchi corrotti per l’eliminazione
di scorie nucleari e la trasformazione di un immorale ma
colossale profitto in un patto col diavolo.
Forse gli Stati Uniti non hanno vinto la Seconda Guerra
Mondiale. Forse, con lo spargimento di fluoruro e sostanze
radioattive nell’aria e nella catena alimentare, i perdenti
di quella guerra ci hanno provato fino all’ultimo e la
loro perfida risata echeggia in queste due sostanze
apocalittiche, le quali ci garantiscono un futuro di
schiavitù e malattia piuttosto che la speranza luminosa
di una società giusta e felice.
E quel secondo veleno a cui facevo riferimento, la
radioattività, è il soggetto di una seconda storia recente,
uno scenario che si apre davanti al mondo moderno le cui
tinte non potrebbero essere più fosche e che tuttavia
siamo assolutamente tenuti a conoscere se vogliamo
sopravvivere come specie.
Si intitola “Depleted uranium: Dirty bombs, dirty missiles,
dirty bullets — A death sentence here and abroad” è
l’ultimo in ordine di tempo di una serie di pubblicazioni
sul tema di Leuren Moret, una ex scienziata della Lawrence
Livermore Lab che adesso lavora con un gruppo di ricercatori
indipendenti che operano sotto il nome di “Radiation and
Public Health Project”. Questo gruppo ha scritto un
totale di dieci libri sugli effetti delle radiazioni a
bassa frequenza sul corpo umano.
Il pubblico americano non potrà che giungere ad una
conclusione: le munizioni all’uranio impoverito non solo
servono ad uccidere un gran numero di persone in nazioni
che gli Stati Uniti hanno deciso di conquistare, ma anche
ad uccidere i nostri stessi soldati; ed il nostro governo,
che professa di tenere in gran conto i suoi militari uomini
e donne, sa che li sta uccidendo.
Così scrive la Moret:
E i nostri soldati? Terry Jemison del Department of
Veterans Affairs ha comunicato questa settimana all’American
Free Press che i “veterani dell’era del Golfo” che risultano
attualmente affetti da invalidità dal 1991 ammontano a
518.739 contro i 7.035 soldati rimasti feriti in Iraq
nello stesso periodo di 14 anni.
Questa settimana l’American Free Press ha gettato una
“bomba sporca” sul Pentagono dichiarando che 8 uomini
su venti tra coloro che hanno prestato servizio in una
unità di offensiva militare statunitense in Iraq nel 2003
hanno ora sviluppato dei tumori maligni.
Ciò significa che il 40% dei soldati di quell’unità si
sono ammalati nel giro di soli 16 mesi.
Si tratta di un crimine di guerra sconvolgente perpetrato
contro i nostri stessi soldati e nè Dan Rather o il
New York Times ne hanno fatto il benchè minimo accenno.
Ce n’è abbastanza per dare di stomaco. Vogliate leggere
l’intera storia all’indirizzo sopra riportato.
Oltre ad uccidere centinaia di migliaia di innocenti
abitanti di paesi stranieri per ragioni che tutti nel
mondo sanno essere delle falsità, il governo americano
sta deliberatamente assassinando i suoi stessi soldati,
coloro che dice di amare.
Avevo parlato di tre storie, non è vero? Dovreste sapere,
se già non vi trovate inchiodati al bagno a rigettare
il pranzo di oggi, che ho riservato il peggio per la fine.
Si tratta di una vecchia storia “Aerosol and Electromagnetic
Weapons in the Age of Nuclear War” scritto a giugno da
Amy Worthington, giornalista che si occupa di argomenti
di sanità per l’Idaho Observer e che ha studiato per
lungo tempo le "scie chimiche".
Questa storia vi lascerà sgomenti una volta per tutte.
Nel loro intento a primeggiare nella sequela di morte,
i fornitori di guerra perpetua hanno deliberatamente
abbassato la luce del sole fonte di vita sulla Terra e
ridotto la visibilità atmosferica servendosi di particelle
e polimeri che intasano i polmoni. Tale terrorismo
ecologico ha compromesso gravemente la salute pubblica,
secondo migliaia di testimonianze scritte. Anni di appelli
di massa ai legislatori, ai mezzi di comunicazione e
alle autorità militari per avere informazioni e per
mettere freno al catastrofico deterioramento atmosferico,
non hanno avuto alcun seguito a causa di una burocrazia
che non vuole sentire ragioni. La pubblica consapevolezza
su ciò che sta accadendo rimane ottenebrata almeno quanto
i cieli sopra di noi perchè coloro “che sanno” sono
imbavagliati dalle leggi di segretezza nazionale e
gli americani non hanno l’autorità per mettere in dubbio
questioni di sicurezza nazionale.
Worthington parla dell’Operazione Cloverleaf, un
programma militare top-secret che implica modificazioni
climatiche, comunicazioni militari, sviluppo di armi
spaziali, ricerche sul buco dell’ozono e sul riscaldamento
globale più armi biologiche e analisi di rilevamento.
Spiega così:
Lo spargimento di tonnellate di nubi cariche di particelle
da un aereo ha geo-modificato la nostra atmosfera
planetaria convertendola in un plasma elettro conduttivo
altamente caricato utile ai progetti militari.
L’aria che respiriamo è satura di fibre sintetiche del
calibro dell’amianto e metalli tossici, compresi i sali
di bario, l’alluminio, e a quel che si dice, il torio
radioattivo. Tali sostanze funzionano da elettroliti per
migliorare la conduttività dei radar militari e delle
onde radio. Velenoso quanto l’arsenico e soppressore
dimostrato del sistema immunitario, il bario atmosferico
indebolisce la muscolatura, compresa quella del miocardio.
L’alluminio inalato va direttamente al cervello e gli
specialisti in campo medico confermano che causa tensione
ossidativa al tessuto cerebrale determinando la formazione
di viluppi neuro-fibrillari come nel morbo di Alzheimer.
Il torio radioattivo causa, come risaputo, leucemia ed
altri cancri.
C’è di più. Le microonde ad alta frequenza e le ELF
(extremely low frequency) onde a bassissima frequenza -
pulsano a frequenze che incidono sul funzionamento mentale
e biologico dell’essere umano e sulle associazioni di
virus, batteri, funghi, microbatteri, cellule sanguigne
disseccate e segnalatori biologici esotici tanto che le
reazioni ad esse legate sono osservabili nei regni umano,
animale e botanico.
Ecco dunque tre argomenti relativamente poco conosciuti
da aggiungere ai tanti altri pericoli già accertati per
l’esistenza umana diffusi in tutto il mondo grazie ad un
manipolo di dissennati di Washington. La Worthington scrive:
Osserviamo continuamente episodi di bizzarrie metereologiche
mentre potenti congegni elettromagnetici interferiscono
con la corrente a getto, più comunemente nota come jet
stream e con i singoli sistemi frontali temporaleschi
per creare condizioni climatiche artificiali.
E’ stato documentato di operazioni illecite condotte con
il coinvolgimento di missioni aerosol che hanno arrecato
malattie e disorientamento in frazioni selezionate di
popolazioni tramite agenti di test biologici e tecnologie
psicotroniche per il controllo mentale/dell’umore.
Per l’amor di Dio, ecco cosa dovremmo insegnare ai nostri
ragazzi nelle scuole, perchè queste sono le più gravi
minacce alla nostra sopravvivenza. E invece di fluoruro,
uranio impoverito e scie chimiche, non se ne parla affatto
nè sui principali canali di informazione mediatica nè in
alcun programma didattico. A parte la psicosi politica
americana che ora getta la sua ombra tenebrosa sul mondo,
sono questi gli argomenti più importanti di cui tutti a
questo mondo dovrebbero parlare e riparlare.
Invece, come avviene per i veri moventi del governo U.S.A.
circa l’11/9 e le guerre illegali in Afghanistan e in Iraq,
il popolo americano rimane sbigottito e accondiscendente
verso un martellamento continuo di fesserie offensive propinato
da uomini che dovrebbero essere i nostri leaders ma che
in realtà sono coloro che stanno devastando estese aree
del pianeta per intere generazioni a venire.
Queste sono solo tre tematiche su cui discutere ma non
ne parla nessuno. Il mercurio nelle medicine, geni di
Gozzilla eunuchi nelle sementi che ci garantiranno
carestie di massa per anni nel futuro prossimo, prodotti
chimici letali nei vestiti che indossiamo, terreni
avvelenati, musica priva di contenuti, video-giochi
perversi che insegnano come uccidere ai nostri figli...
Ascolta il dibattito nazionale trasmesso dalla tua
starnazzante scatola elettronica. Nient’altro che banalità
insignificanti. Giunte a te per mezzo di quegli stessi
individui che combinano tutte quelle altre cose guadagnandoci
trilioni. I mezzi di comunicazione ci pilotano proprio
come in quel gioco da tavolo, dove era facile disegnare
il diavolo con una calamita. Noi siamo i frammenti
metallici che assumono le sembianze di mostri di maligna
creazione per mezzo della calamita che sono i nostri
misantropici mass media.
Abbiamo inventato i giochi e lasciato che il mondo ci
sfuggisse di mano.
di John Kaminski
skylax@comcast.net
John Kaminski è autore di “The Perfect Enemy,” “America’s Autopsy Report,” e “The Day America Died: Why You Shouldn’t Believe the Official Story of What Happened on September 11, 2001.”
Per maggiori informazioni visitare: http://www.johnkaminski.com/
Traduzione per Comedonchisciotte a cura di Kolder
1 Comments:
Sorridi!
http://tinyurl.com/42d7f
Domani sarà peggio :-)
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