Rintocco funebre per il Dollaro Usa ...
Clive Maund
26 novembre 2006
Il dollaro e' precipitato con sorprendente veemenza
alla fine della settimana scorsa, spinto da pesanti
vendite. Questa e' stata una azione di marcato "carattere
orso" (1), che segnala panico, ed il probabile insorgere
di una severa tendenza al ribasso. E' attesa una rottura
al di sotto del cruciale appoggio ad 80 per l'Indice del
dollaro, per segnare la transizione da un liberarsi
clandestino di cespiti patrimoniali denominati in dollari
verso una fuga precipitosa a tutta forza, per “ricavare
quello che potete in cambio di essi”, prima che sia
troppo tardi.
Le condizioni che portano ad una inevitabile svendita
da panico dei dollari non sono certo arrivate dall'oggi
al domani. Esse sono il risultato di anni di abuso,
soprattutto da parte della Federal Reserve Usa (2),
che ha stampato un autentico diluvio di dollari, e la
universale accettazione di questo “denaro da ridere” ha,
almeno sino ad ora, consentito agli Usa di approfittarsi
economicamente del resto del mondo, vivendo oltre i
propri mezzi. La crescita esponenziale dei dollari e'
stata ed e' tuttora creata elettronicamente al tocco
di un tasto, sicche' pagare qualunque cosa non e' mai
un problema, qualunque cosa voi vogliate, semplicemente
stampate il denaro extra per pagarla. Poiche' gli
stranieri hanno sinora partecipato a questo gioco,
essi ora sono in larga misura, e fino ad un certo punto
comprensibilmente, considerati stupidi. Comunque e' un
errore pericoloso sottovalutare le capacita' intellettive
degli altri popoli. I Cinesi, in particolare, hanno una
antica e qualificata cultura, e quando arriva il momento
di elaborare considerazioni strategiche, possono eccellere
nel pensiero e superare virtualmente chiunque. Sicche'
cosa sta per succedere ? Perche' hanno accettato una
montagna di carta e di obbligazioni nel corso di molti
anni, in cambio di reale duro lavoro e di una estesa
quantita' di reali prodotti tangibili ? I Cinesi e gli
altri hanno fatto cio' per traghettarsi attraverso un
periodo transitorio, durante il quale hanno costruito
le loro economie ed infrastrutture.
Il loro obiettivo - verso cui essi si stanno velocemente
muovendo - e' arrivare al punto in cui esista sufficiente
domanda domestica e regionale, sicche' essi non abbiano
ulteriore bisogno di fare affidamento sulle ordinazioni
da nazioni come gli Usa. A questo punto - cui possiamo
arrivare piu' presto che tardi - le cose diventeranno
molto pericolose per il dollaro Usa, e la situazione e'
effettivamente molto peggiore di quanto molti oggi credono,
perche' i Cinesi e gli altri si stanno preparando ad
ANNULLARE I LORO CESPITI PATRIMONIALI
DENOMINATI IN DOLLARI, QUALIFICANDOLI
COME INVESTIMENTI IN PERDITA
- naturalmente cercheranno di ricavare quello che
potranno da essi, ma d'altro canto saranno pronti a
ripiegare sulla domanda domestica e regionale ed a
sopportare con coraggio tale eventualita', in questo
modo tagliando il cordone ombelicale con gli Usa, che
saranno lasciati nei pasticci, senza che nessun altro
accetti il loro denaro da ridere, una base manifatturiera
svuotata, debiti astronomici e caos fiscale, ed un enorme
esercito, che gli statunitensi non possono permettersi
oltre di mantenere in servizio. Quando le forze della
globalizzazione vengono lasciate sciolte, come in effetti
sono state lasciate, questo e' veramente un processo
naturale ed inevitabile, perche' le ordinazioni ed il
lavoro semplicemente si dirigono verso coloro che
offrono le merci al prezzo piu' basso. Europa ed Usa
non sono competitivi e saranno messi ai margini dalle
dinamiche economie di Cina e dell'Asia del Sud-Est.
I Cinesi e gli altri partner commerciali degli Usa
stanno gia' uscendo dai dollari ed entrando nei
Dinari (3), Euro, materie prime in genere e metalli
preziosi, ad un passo che accellera di continuo.
Come gia' sappiamo, questo e' stato un fattore primario
nel portare al boom delle materie prime. Il recente
tentativo degli Usa di mantenere la sua dominazione con
la forza bruta - un importante motivo per cui l' Iraq e'
stato invaso e' stato che progettava di vendere il suo
petrolio facendolo pagare in Euro - in questo preciso
momento, del tutto letteralmente, corre nella sabbia,
ed ora e' solo questione di quando, non di se, gli
elicotteri arriveranno sui tetti, per evacuare il
rimanente dello imbattuto personale militare Usa, come
nel film “The Killing Fields" (4), sebbene un ultimo
estremamente pericoloso attacco all'Iran non possa
tuttora essere escluso.
Esaminati i fondamentali, guardiamo ora quel che i
grafici mostrano a proposito del dollaro.
1.- Grafico n° 1
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/1.gif
Sul grafico di 1 anno per il Dollar Index possiamo
vedere in qual modo la caduta di giovedi' scorso porto'
il dollaro in giu', interrompendo un lieve trend al
rialzo, che durava dal minimo di maggio. L'indice si
inabisso' parecchio di nuovo venerdi', sino ad arrivare
alla zona di supporto, corrispondente al minimo di
maggio-giugno. Questo appoggio puo' fornire sollievo
temporaneo, ma la severita' del declino suggerisce che
non durera' a lungo prima di riprendere, ammesso che
l'indice riposi effettivamente, il che potrebbe non
verificarsi. Notate l'allineamento tendenziale al ribasso
delle medie mobili, con quella a 50 giorni che ha chiuso
lo scostamento con quella a 200 giorni negli ultimi mesi,
creando il potenziale per un ulteriore severo declino.
2.- Grafico n° 2
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/2.gif
Sul grafico a 6 anni possiamo constatare che il dollaro
ha mostrato un potenziale schema di arresto della caduta
e rimbalzo, del tipo "testa e spalle" sin dall'inizio
del 2004, ma anche che l' azione degli ultimi giorni
segnala che il modello sta abortendo, e che una chiara
rottura degli argini sotto i minimi di maggio, cui siamo
prossimi, proiettera' l' indice in giu', verso il cruciale
sostegno di lungo termine nei pressi del valore 80.
Quale e' l'origine di questo forte supporto a lungo
termine ? Per individuarla dovremo consultare un grafico
che rappresenti molti anni indietro.
3.- Grafico n° 3
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/3.gif
Il grafico, che rappresenta l'andamento sin dallo inizio
del 1987, mostra le origini del forte supporto di lungo
termine in corrispondenza ed al di sopra di 80, perche'
su questo disegno possiamo apprezzare che l'indice ha
rimbalzato ripetutamente da questo livello. Esso raggiunse
questo livello in precedenza nel 1978 (non mostrato sul
grafico), e di nuovo alla fine del 1990, e rimbalzo' da
esso nel 1992, di nuovo nel 1995, ed alla fine del 2004.
Chiaramente e' improbabile che il dollaro cada a questo
livello e lo oltrepassi, scendendo piu' in basso, senza
prima fare una pausa al di sopra di esso per qualche
breve tempo o senza intraprendere un debole rialzo.
Detto cio', comunque, la previsione fondamentale per
il dollaro e' veramente pessima per le ragioni esposte
sopra, e cosi', nonostante la forza del supporto a questo
livello, non ci si attende che il dollaro resista al di
sopra di esso per molto tempo. Nel corso degli ultimi
due mesi e' diventato evidente a tutti, meno a quelli
che la hanno iniziata, che gli Usa hanno perso la guerra
in Iraq, e che ora possono solo intraprendere una
manovra per salvare la faccia o limitare i danni.
Cio' ha ulteriormente danneggiato la credibilita' Usa
in tutto il mondo. I deficit sono una piaga che si
estende, e che continua ad esercitare una influenza
pessimismistica al ribasso, ed i possessori di grandi
quantitativi di titoli in dollari, quali i Cinesi,
si stanno affannando a ridurre le loro posizioni in
dollari, in una maniera che eviti di precipitare il
panico, il che sara' davvero una impresa, se vi
riusciranno.
Che succedera' al dollaro, se rompera' gli argini al
di sotto dello immensamente importante supporto di 80 ?
La prospettiva e' un panico conclamato ed una disfatta,
e nessuno sa a quali bassi valori alla fine atterrera'.
Molti lettori Usa che scrutano il futuro ed intelligenti
sono gia' consapevoli della gravita' della situazione, e
si sono attivati a portare almeno una parte dei loro
averi o fuori della nazione o almeno fuori dalla
denominazione in dollari Usa. Questa e' la strada da
intraprendere, ed e' quello che e' stato messo in risalto
presso
http://www.clivemaund.com
Clive Maund
http://news.goldseek.com/CliveMaund/1164561623.php
Note del traduttore
1) espressione gergale dei mercati finanziari, per
indicare orientamento al ribasso;
2) la Banca Centrale Usa, anche essa privata, come la
Banca d'Italia;
3) ha tale denominazione la moneta di molte nazioni,
la gran parte delle quali del Medio Oriente ed alcune
del Nord-Africa;
4) il significato e' "campi di sterminio", e nella
scienza militare sono aree in cui viene concentrato un
fortissimo fuoco di armi a ripetizione, percio' detti
anche "campi di fuoco".
traduzione di Francesco Caselli
26 novembre 2006
Il dollaro e' precipitato con sorprendente veemenza
alla fine della settimana scorsa, spinto da pesanti
vendite. Questa e' stata una azione di marcato "carattere
orso" (1), che segnala panico, ed il probabile insorgere
di una severa tendenza al ribasso. E' attesa una rottura
al di sotto del cruciale appoggio ad 80 per l'Indice del
dollaro, per segnare la transizione da un liberarsi
clandestino di cespiti patrimoniali denominati in dollari
verso una fuga precipitosa a tutta forza, per “ricavare
quello che potete in cambio di essi”, prima che sia
troppo tardi.
Le condizioni che portano ad una inevitabile svendita
da panico dei dollari non sono certo arrivate dall'oggi
al domani. Esse sono il risultato di anni di abuso,
soprattutto da parte della Federal Reserve Usa (2),
che ha stampato un autentico diluvio di dollari, e la
universale accettazione di questo “denaro da ridere” ha,
almeno sino ad ora, consentito agli Usa di approfittarsi
economicamente del resto del mondo, vivendo oltre i
propri mezzi. La crescita esponenziale dei dollari e'
stata ed e' tuttora creata elettronicamente al tocco
di un tasto, sicche' pagare qualunque cosa non e' mai
un problema, qualunque cosa voi vogliate, semplicemente
stampate il denaro extra per pagarla. Poiche' gli
stranieri hanno sinora partecipato a questo gioco,
essi ora sono in larga misura, e fino ad un certo punto
comprensibilmente, considerati stupidi. Comunque e' un
errore pericoloso sottovalutare le capacita' intellettive
degli altri popoli. I Cinesi, in particolare, hanno una
antica e qualificata cultura, e quando arriva il momento
di elaborare considerazioni strategiche, possono eccellere
nel pensiero e superare virtualmente chiunque. Sicche'
cosa sta per succedere ? Perche' hanno accettato una
montagna di carta e di obbligazioni nel corso di molti
anni, in cambio di reale duro lavoro e di una estesa
quantita' di reali prodotti tangibili ? I Cinesi e gli
altri hanno fatto cio' per traghettarsi attraverso un
periodo transitorio, durante il quale hanno costruito
le loro economie ed infrastrutture.
Il loro obiettivo - verso cui essi si stanno velocemente
muovendo - e' arrivare al punto in cui esista sufficiente
domanda domestica e regionale, sicche' essi non abbiano
ulteriore bisogno di fare affidamento sulle ordinazioni
da nazioni come gli Usa. A questo punto - cui possiamo
arrivare piu' presto che tardi - le cose diventeranno
molto pericolose per il dollaro Usa, e la situazione e'
effettivamente molto peggiore di quanto molti oggi credono,
perche' i Cinesi e gli altri si stanno preparando ad
ANNULLARE I LORO CESPITI PATRIMONIALI
DENOMINATI IN DOLLARI, QUALIFICANDOLI
COME INVESTIMENTI IN PERDITA
- naturalmente cercheranno di ricavare quello che
potranno da essi, ma d'altro canto saranno pronti a
ripiegare sulla domanda domestica e regionale ed a
sopportare con coraggio tale eventualita', in questo
modo tagliando il cordone ombelicale con gli Usa, che
saranno lasciati nei pasticci, senza che nessun altro
accetti il loro denaro da ridere, una base manifatturiera
svuotata, debiti astronomici e caos fiscale, ed un enorme
esercito, che gli statunitensi non possono permettersi
oltre di mantenere in servizio. Quando le forze della
globalizzazione vengono lasciate sciolte, come in effetti
sono state lasciate, questo e' veramente un processo
naturale ed inevitabile, perche' le ordinazioni ed il
lavoro semplicemente si dirigono verso coloro che
offrono le merci al prezzo piu' basso. Europa ed Usa
non sono competitivi e saranno messi ai margini dalle
dinamiche economie di Cina e dell'Asia del Sud-Est.
I Cinesi e gli altri partner commerciali degli Usa
stanno gia' uscendo dai dollari ed entrando nei
Dinari (3), Euro, materie prime in genere e metalli
preziosi, ad un passo che accellera di continuo.
Come gia' sappiamo, questo e' stato un fattore primario
nel portare al boom delle materie prime. Il recente
tentativo degli Usa di mantenere la sua dominazione con
la forza bruta - un importante motivo per cui l' Iraq e'
stato invaso e' stato che progettava di vendere il suo
petrolio facendolo pagare in Euro - in questo preciso
momento, del tutto letteralmente, corre nella sabbia,
ed ora e' solo questione di quando, non di se, gli
elicotteri arriveranno sui tetti, per evacuare il
rimanente dello imbattuto personale militare Usa, come
nel film “The Killing Fields" (4), sebbene un ultimo
estremamente pericoloso attacco all'Iran non possa
tuttora essere escluso.
Esaminati i fondamentali, guardiamo ora quel che i
grafici mostrano a proposito del dollaro.
1.- Grafico n° 1
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/1.gif
Sul grafico di 1 anno per il Dollar Index possiamo
vedere in qual modo la caduta di giovedi' scorso porto'
il dollaro in giu', interrompendo un lieve trend al
rialzo, che durava dal minimo di maggio. L'indice si
inabisso' parecchio di nuovo venerdi', sino ad arrivare
alla zona di supporto, corrispondente al minimo di
maggio-giugno. Questo appoggio puo' fornire sollievo
temporaneo, ma la severita' del declino suggerisce che
non durera' a lungo prima di riprendere, ammesso che
l'indice riposi effettivamente, il che potrebbe non
verificarsi. Notate l'allineamento tendenziale al ribasso
delle medie mobili, con quella a 50 giorni che ha chiuso
lo scostamento con quella a 200 giorni negli ultimi mesi,
creando il potenziale per un ulteriore severo declino.
2.- Grafico n° 2
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/2.gif
Sul grafico a 6 anni possiamo constatare che il dollaro
ha mostrato un potenziale schema di arresto della caduta
e rimbalzo, del tipo "testa e spalle" sin dall'inizio
del 2004, ma anche che l' azione degli ultimi giorni
segnala che il modello sta abortendo, e che una chiara
rottura degli argini sotto i minimi di maggio, cui siamo
prossimi, proiettera' l' indice in giu', verso il cruciale
sostegno di lungo termine nei pressi del valore 80.
Quale e' l'origine di questo forte supporto a lungo
termine ? Per individuarla dovremo consultare un grafico
che rappresenti molti anni indietro.
3.- Grafico n° 3
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/3.gif
Il grafico, che rappresenta l'andamento sin dallo inizio
del 1987, mostra le origini del forte supporto di lungo
termine in corrispondenza ed al di sopra di 80, perche'
su questo disegno possiamo apprezzare che l'indice ha
rimbalzato ripetutamente da questo livello. Esso raggiunse
questo livello in precedenza nel 1978 (non mostrato sul
grafico), e di nuovo alla fine del 1990, e rimbalzo' da
esso nel 1992, di nuovo nel 1995, ed alla fine del 2004.
Chiaramente e' improbabile che il dollaro cada a questo
livello e lo oltrepassi, scendendo piu' in basso, senza
prima fare una pausa al di sopra di esso per qualche
breve tempo o senza intraprendere un debole rialzo.
Detto cio', comunque, la previsione fondamentale per
il dollaro e' veramente pessima per le ragioni esposte
sopra, e cosi', nonostante la forza del supporto a questo
livello, non ci si attende che il dollaro resista al di
sopra di esso per molto tempo. Nel corso degli ultimi
due mesi e' diventato evidente a tutti, meno a quelli
che la hanno iniziata, che gli Usa hanno perso la guerra
in Iraq, e che ora possono solo intraprendere una
manovra per salvare la faccia o limitare i danni.
Cio' ha ulteriormente danneggiato la credibilita' Usa
in tutto il mondo. I deficit sono una piaga che si
estende, e che continua ad esercitare una influenza
pessimismistica al ribasso, ed i possessori di grandi
quantitativi di titoli in dollari, quali i Cinesi,
si stanno affannando a ridurre le loro posizioni in
dollari, in una maniera che eviti di precipitare il
panico, il che sara' davvero una impresa, se vi
riusciranno.
Che succedera' al dollaro, se rompera' gli argini al
di sotto dello immensamente importante supporto di 80 ?
La prospettiva e' un panico conclamato ed una disfatta,
e nessuno sa a quali bassi valori alla fine atterrera'.
Molti lettori Usa che scrutano il futuro ed intelligenti
sono gia' consapevoli della gravita' della situazione, e
si sono attivati a portare almeno una parte dei loro
averi o fuori della nazione o almeno fuori dalla
denominazione in dollari Usa. Questa e' la strada da
intraprendere, ed e' quello che e' stato messo in risalto
presso
http://www.clivemaund.com
Clive Maund
http://news.goldseek.com/CliveMaund/1164561623.php
Note del traduttore
1) espressione gergale dei mercati finanziari, per
indicare orientamento al ribasso;
2) la Banca Centrale Usa, anche essa privata, come la
Banca d'Italia;
3) ha tale denominazione la moneta di molte nazioni,
la gran parte delle quali del Medio Oriente ed alcune
del Nord-Africa;
4) il significato e' "campi di sterminio", e nella
scienza militare sono aree in cui viene concentrato un
fortissimo fuoco di armi a ripetizione, percio' detti
anche "campi di fuoco".
traduzione di Francesco Caselli
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