giovedì 20 maggio 2010

Soros non scorge ancora una fine al "collasso" finanziario mondiale

relatori Pedro Nicolaci da Costa e Juan Lagorio -
redattore Gary Hill -Reuters
http://www.reuters.com/article/idUSTRE51K0A920090221

15 maggio 2010



Il rinomato investitore George Soros ha affermato venerdì scorso
(14 maggio 2010 - NdT.) che il sistema finanziario mondiale
si e' letteralmente disintegrato, aggiungendo che non esiste
al momento nessuna prospettiva di una risoluzione a
breve termine della crisi.



Crisi nel Credito

Soros ha dichiarato che la turbolenza e' in realta' piu' severa che
durante la Grande Depressione, paragonando la situazione
corrente alla dissoluzione della Unione Sovietica.

Egli ha altresì affermato che la bancarotta di Lehman Brothers,
avvenuta nel settembre 2008, segno' una svolta decisiva nel
funzionamento del sistema di mercato.

"Siamo stati testimoni del "collasso" del sistema finanziario",
Soros ha dichiarato ad un ricevimento alla Columbia University.

"Il sistema finanziario e' stato tenuto in vita artificialmente, ed e'
tuttora in reparto di rianimazione. Non esiste nessun segno
che ci troviamo in alcun modo prossimi al punto piu' basso
(alla fine - NdT.) della crisi."




Le dichiarazioni di Soros hanno richiamato quelle che erano state
rese in precedenza, nel corso della medesima conferenza, da
Paul Volcker, in passato Governatore della "Federal Reserve"
(la Banca Centrale degli Usa - NdT.), che ora lavora da Consulente
di massimo livello per il Presidente Barack Obama.

Volcker ha affermato che la produzione industriale in tutto il
mondo sta diminuendo anche piu' rapidamente che negli
stessi Usa, i quali sono essi medesimi sotto severa tensione.

"Non ricordo alcuna situazione come quella corrente, forse
nemmeno al tempo della Grande Depressione, in cui i disastri
finanziari ed industriali si siano verificati cosi'
velocemente, ne' tanto uniformemente in tutto il mondo"
ha dichiarato Volcker.



Traduzione di Francesco Caselli