giovedì 7 dicembre 2006

Milioni potrebbero opporre resistenza al database, riferisce un sondaggio

Philip Johnston

05 dicembre 2006


I primi segni di una significativa rivolta popolare
contro il piano di azione del Governo per la "card" di
identità sono stati rilevati da un sondaggio YouGov (1)
per conto del "The Daily Telegraph".

Il sondaggio suggerisce che centinaia di migliaia di
cittadini, forse anche milioni, rifiuterebbero di
registrarsi sul database proposto, su cui si baserà il
progetto, anche se ciò comportasse una multa o la
reclusione.

Nonostante le proclamazioni ministeriali, nel corso del
passaggio attraverso il parlamento della "Legge per le
ID (2) Card" quali documenti di identità, che esisteva
esteso sostegno pubblico a favore del progetto da molti
miliardi di sterline, il rilevamento delle opinioni
mostra una nazione divisa in due sulla questione.
Il sondaggio indica anche una crescente preoccupazione
popolare in merito alla invasione operata dalla
cosiddetta "società della sorveglianza", con larghi
strati di cittadinanza sospettosi riguardo le intenzioni
del Governo.

Mentre la popolazione sembra accettare misure quali le
CCTV (3), camere televisive a circuito chiuso, che essa
ritiene aiutino a contrastare specifici problemi quali il
crimine, i cittadini sempre più hanno rifiutato la rapida
espansione degli archivi elettronici, che raccolgono
informazioni su ognuno.

Configurando un fenomeno irresistibile, i cittadini
rifiutano di concedere fiducia alle promesse del Governo
di non usare scorrettamente le informazioni personali e
temono che il database nazionale ID conterrà inaccurate
ed inaffidabili informazioni su di loro.

Sebbene la metà degli intervistati abbiano dichiarato di
sostenere tuttora l' idea delle card di identità nazionale,
ciò rappresenta un forte ribasso dall' 80 % di supporto
proclamato dai ministri pochi anni fa.

Molti tuttora non associano la card con il database
nazionale ID, che la accompagnerà. Quando intervistati
con maggiore insistenza, la maggioranza è risultata
contrariata che i propri dati personali fossero da
registrare e si è preoccupata che informazioni inaccurate
potrebbero causare loro danno, negando l' accesso a
servizi o a posti di lavoro.

Ancor più preoccupante per il Governo è che una larga
porzione degli interpellati accetterebbero una penalità
piuttosto che essere registrati. La metà di quelli che
si sono opposti al progetto ID - Documenti di Identità -
sarebbero disposti a pagare una multa o a rischiare la
prigione a seguito del rifiuto di fornire i loro dati
personali. Il 15 % ha dichiarato che andrebbero
piuttosto in prigione.

Anche se una larga percentuale di questi
"refuseniks" (4) alla fine si allineassero, esiste
tuttavia il potenziale per una enorme reazione negativa
della popolazione. Se appena 2 su 100 persone di età
superiore ai 16 anni rifiutassero di sottoscrivere,
il Governo dovrebbe perseguire 1 milione di cittadini.

La Legge sulle Card ID deliberatamente non ha reso il
rifiuto di registrarsi un reato penale da punire con la
prigione, perchè i ministri hanno voluto evitare la
creazione dei "martiri degli ID". Le principali penalità
consistono in una multa da 2.500 sterline per la mancata
registrazione ed in una da 1.000 sterline per la mancata
comunicazione alle autorità di un cambio di indirizzo.
Comunque, se i cittadini rifiutassero di pagare le loro
multe, allora insorgerebbe la prospettiva di andare in
prigione.

La Legge, altresì, non rende obbligatorio recare con se'
una "ID card", anche in questo caso per evitare il
cosiddetto "effetto Clarence Willcock", dal nome
dell' ultima persona perseguita a causa del rifiuto di
mostrare i suoi documenti ID del periodo bellico nel 1952,
episodio che portò alla loro abolizione.

I cittadini dovranno o esibire un documento presso una
stazione di polizia, se ne riceveranno richiesta, o
semplicemente saranno sottoposti a verifica dei loro dati
biometrici, che saranno immagazzinati nel database
nazionale, tramite speciali strumenti di lettura.

Il sondaggio costituisce la prima importante analisi
di opinioni da quando Tony Blair ha cercato di ravvivare
il pubblico interesse nel progetto ID il mese scorso.
Scrivendo su "The Daily Telegraph", egli ha dichiarato:
"Non possiamo ignorare i progressi nella tecnologia
biometrica, in un mondo in cui la protezione e la
convalida della identità sono più importanti che mai ...
Questa tecnologia ci consentirà di ridurre le attese,
migliorare l'accesso e rendere sicura un'intera serie
di servizi, conferendo certezza nel dichiarare la
nostra identità e semplicità nel verificarla."

Comunque il sondaggio YouGov mostra che molte persone,
consapevoli degli scadenti risultati del Governo nelle
Tecnologie Informatiche, non credono a tali dichiarazioni.
Un numero sostanziale di cittadini ritengono che il
database conterrà inaccurate ed inaffidabili informazioni.
I due terzi degli intervistati hanno dichiarato che non
nutrivano fiducia che il governo mantenesse riservate le
informazioni, nonostante le tutele realizzate nella
Legge.

Il sostegno alle ID card era più forte tra gli elettori
del Labour, e più debole fra i Tory ed i Democratici
Liberali, i cui partiti hanno dichiarato che
cestinerebbero il progetto.

Esiste anche irresistibile evidenza che mister Blair
sbaglia nello asserire che non c'è in ballo la questione
delle libertà civili, ma solamente un dibattito di costi
e di operatività. Di coloro avversi al database, il
70 % obietta per un motivo di principio.

Phil Booth, coordinatore nazionale del gruppo per la
campagna "No alle card di Identità" - NO2ID (5) -, ha
affermato che il sondaggio ha confermato un progressivo
declino nel sostegno al progetto ID, che crescerebbe,
quando la cittadinanza constatasse i costi implicati e
dovesse sottoporsi a fornire i propri dati biometrici,
recandosi presso uno dei centri della rete degli ID,
che è ora in via di allestimento in tutta la nazione.

"Dal prossimo anno le persone di almeno 16 anni che
richiedono il primo passaporto da adulto dovranno
presentarsi al più vicino centro, presso il quale
saranno sottoposti ad indagini sui precedenti, sarà ad
essi richiesto di porre la loro storia personale a
confronto con le registrazioni ufficiali, di effettuare
le foto e, fra non molto, il rilievo delle impronte
digitali," ha dichiarato mister Booth. "Quando ciò
comincerà ad avvenire, il sostegno pubblico slitterà
anche di più. La grande maggioranza della popolazione
non vuole essere trattata come numeri o come comuni
criminali."


Philip Johnston
reporter di politica interna

http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml%3Bjsessionid3DCNFYVWY1UHZ05QFIQMGCFFWAVCBQUIV0?xml=/
news/2006/12/04/ndata04.xml


Note del Traduttore
1) "YouGov" è una società di sondaggi di opinione
inglese, basata su Internet.
2) Identity Document - documento d'identità.
3) Closed-circuit television camera. Possono produrre
immagini o registrazioni a scopo di sorveglianza.
4) Il termine "refusenik" si applica a coloro che
rifiutano di partecipare ad attività forzate.
5) Letteralmente sigla delle iniziali "NO to Identity
Documents", con un gioco di parole tra la preposizione
"to" ed il numero "two, cioè 2".


traduzione di Francesco Caselli

domenica 3 dicembre 2006

Capitolazione del dollaro e' catalizzatore per un governo globale di rapina

Paul Joseph Watson ed Alex Jones

01 dicembre 2006


Gli statunitensi rimangono all'oscuro della svalutazione
del 35 % dei loro risparmi bancari, mentre gli
arretramenti del dollaro vengono provocati ai fini della
introduzione di Amero, la Unione del Nord America.


Mentre il dollaro va in caduta libera ed il mercato della
casa incrementa le vendite e pertanto precipita nei prezzi,
l'accellerazione di un piano cadenzato per la catastrofe
economica, alleato allo "accorgimento tecnico" del globalismo
di rapina ed alla creazione di una Unione Nord Americana,
è foriera di guai ed essa significa disastro potenziale
per il sostentamento di tutti gli statunitensi.

I prezzi delle case sono crollati del 24% negli ultimi
12 mesi e la maggior parte di tale caduta è avvenuta
negli ultimi sei mesi. Il dollaro si è svalutato di
circa il 35% rispetto al suo livello di sei anni fa e
viene schiacciato dall' Euro e dalla Sterlina.

Una falsa impressione di economia in espansione viene
diffusa tramite il rialzo del mercato azionario.
Il raddoppio della stampa di moneta da parte dell' ex
governatore della Fed Alan Greenspan e la promessa di
Bernanke che la creazione di denaro sarà raddoppiata
di nuovo portano solo ad un unico risultato.
Il senso comune ci dice che uno sprofondamento del dollaro
è inevitabile e che, se il mercato della casa non è il
luogo in cui riversare tutti questi dollari svalutati,
allora tale eccesso di dollari si lancerà all'acquisto di
titoli del mercato azionario. Prendendo in considerazione
la svalutazione del dollaro, il mercato azionario quota
in realtà a circa 6.000, non 12.000 punti del Dow Jones.

Tutti gli indici reali di salute finanziaria ci dicono
che l' economia è nel gabinetto.

Il Segretario del Tesoro Snow ed altri hanno
pubblicamente dichiarato il loro desiderio di un dollaro
debole, spingendo i prestatori di denaro stranieri, che
hanno in passato puntellato il biglietto verde, in
particolare Giappone e Cina, a maggior ragione a vendere
i dollari.

Il catalizzatore per tale comportamento furono le
dichiarazioni rilasciate in novembre 2004 da Snow,
quando affermò nel corso di un seminario a Londra che
"La storia degli sforzi per imporre alle monete valutazioni
estranee al mercato risulta nel caso migliore non premiante
e segnata da alti e bassi." Il "Japan Times" ha scritto
che, a seguito di questa dichiarazione, gli operatori di
borsa di Tokyo cominciarono a liberarsi del biglietto
verde e hanno continuato costantemente da allora, portando
alla situazione odierna, in cui il dollaro di recente è
caduto al suo valore piu' basso nel mercato mondiale in
15 anni.

La scusa che un dollaro debole sarebbe segretamente
incoraggiato per ridurre i deficit commerciale e fiscale
viene continuamente contraddetta dalla circostanza che
i deficit verso Giappone e Cina hanno raggiunto i massimi
di tutti i tempi, più di 200 miliardi di dollari con la
Cina nel 2005, precisamente un anno dopo le dichiarazioni
di Snow e continuano ad aumentare ulteriormente il
corrente anno.

I leader di industria e di governo come Dick Cheney, Bill
Gates and Warren Buffet stanno cercando di arrivare di
soppiatto alla porta d'uscita, con le loro vendite massicce
del dollaro, perche' posseggono così grandi quantità
di biglietti verdi e desiderano liberarsene in silenzio.
Tale processo al momento sta accellerando ed ora sembra che
una furiosa lotta per raggiungere la porta di uscita sia
prossima a conseguirne, a spese di centinaia di milioni
di cittadini statunitensi, che rimangono completamente
all'oscuro della circostanza che i loro risparmi su conto
bancario hanno perso il 35% del loro valore per il solo
fatto di essere rimasti in deposito dal 2001.

I presunti esperti che si propongono ed i media controllati
continuano ad assicurare gli statunitensi che l' economia
è in espansione e che c'è poco da preoccuparsene.
Senza dubbio il dollaro rimbalzerà un poco per qualcuna
delle prossime settimane ed essi mostreranno un grafico a
breve termine della sua costante risalita rispetto al mese
precedente, facendo a meno di esibire diagrammi di paragone
che vadano indietro di sei anni, che invece mostrano che
il biglietto verde si sta dirigendo diritto al ribasso.

I portavoce dello establishment dicono agli spettatori
di ritornare a dormire, mentre l' ex capo economista
della Banca Mondiale e vincitore del premio Nobel
Joseph Stiglitz predice un crash globale, causato dalle
politiche globaliste di autentica rapina dello FMI e
della Banca Mondiale, che vengono tuttora presentate
a noi come la soluzione del malessere economico.

Un crash globale ed un dollaro completamente svalutato,
che possa appena competere con il peso messicano,
significa disastro per tutti gli statunitensi, che
desiderano mantenere il loro standard di vita e non
ritrovarsi a piedi scalzi per la strada in coda per il pane.

Ma non temete, perchè l'autentico globalismo di rapina,
che ha causato tutta questa calamità come primo
responsabile, ha ancora un' altra risposta alle nostre
preghiere ! Essa è l' Amero, la valuta Nord Americana,
che unificherà gli Usa, Messico e Canada, ed il suo più
recente capo della claque e' Steve Previs, Vice
Presidente di una influente societa' di investimenti
londinese (1).

L' Amero offrirebbe un raffinato ombrello sotto cui
forzare la realizzazione della "Area di libero commercio
delle Americhe" e di una "Unione del Nord America",
un antico sogno della cricca della elite Rockefeller, che
sta cercando di erigere un sistema governativo mondiale
unico, dapprima scimmiottando l' Unione Europea nel creare
una singola valuta ed un blocco commerciale unitario,
ancora una volta allo scopo della devastazione della
classe media statunitense, solamente per estasiare le
imprese transnazionali, che possono sfruttare il lavoro
a basso prezzo, mentre buttano milioni di statunitensi
fuori dal lavoro.

La Fed e la squadra di protezione dal crollo non stanno
correndo al salvataggio della situazione. Oro ed argento
continuano a rimanere beni finanziari solidi ed in
crescita equilibrata, e noi incoraggiamo tutti i nostri
lettori a costituire di tali metalli preziosi un
portafoglio piuttosto grande, allo scopo di compensare
la dissoluzione finanziaria in arrivo, che le egoistiche
e pericolose politiche finanziarie del governo Usa,
insieme alla incessante marcia verso il governo
globale, inevitabilmente provocheranno.


Paul Joseph Watson ed Alex Jones
di Prison Planet (Pianeta prigione)

http://www.prisonplanet.com/articles/december2006/011206dollarfall.htm

Nota del traduttore
1) Jefferies International


traduzione di Francesco Caselli

sabato 2 dicembre 2006

Rintocco funebre per il Dollaro Usa ...

Clive Maund

26 novembre 2006


Il dollaro e' precipitato con sorprendente veemenza
alla fine della settimana scorsa, spinto da pesanti
vendite. Questa e' stata una azione di marcato "carattere
orso" (1), che segnala panico, ed il probabile insorgere
di una severa tendenza al ribasso. E' attesa una rottura
al di sotto del cruciale appoggio ad 80 per l'Indice del
dollaro, per segnare la transizione da un liberarsi
clandestino di cespiti patrimoniali denominati in dollari
verso una fuga precipitosa a tutta forza, per “ricavare
quello che potete in cambio di essi”, prima che sia
troppo tardi.

Le condizioni che portano ad una inevitabile svendita
da panico dei dollari non sono certo arrivate dall'oggi
al domani. Esse sono il risultato di anni di abuso,
soprattutto da parte della Federal Reserve Usa (2),
che ha stampato un autentico diluvio di dollari, e la
universale accettazione di questo “denaro da ridere” ha,
almeno sino ad ora, consentito agli Usa di approfittarsi
economicamente del resto del mondo, vivendo oltre i
propri mezzi. La crescita esponenziale dei dollari e'
stata ed e' tuttora creata elettronicamente al tocco
di un tasto, sicche' pagare qualunque cosa non e' mai
un problema, qualunque cosa voi vogliate, semplicemente
stampate il denaro extra per pagarla. Poiche' gli
stranieri hanno sinora partecipato a questo gioco,
essi ora sono in larga misura, e fino ad un certo punto
comprensibilmente, considerati stupidi. Comunque e' un
errore pericoloso sottovalutare le capacita' intellettive
degli altri popoli. I Cinesi, in particolare, hanno una
antica e qualificata cultura, e quando arriva il momento
di elaborare considerazioni strategiche, possono eccellere
nel pensiero e superare virtualmente chiunque. Sicche'
cosa sta per succedere ? Perche' hanno accettato una
montagna di carta e di obbligazioni nel corso di molti
anni, in cambio di reale duro lavoro e di una estesa
quantita' di reali prodotti tangibili ? I Cinesi e gli
altri hanno fatto cio' per traghettarsi attraverso un
periodo transitorio, durante il quale hanno costruito
le loro economie ed infrastrutture.
Il loro obiettivo - verso cui essi si stanno velocemente
muovendo - e' arrivare al punto in cui esista sufficiente
domanda domestica e regionale, sicche' essi non abbiano
ulteriore bisogno di fare affidamento sulle ordinazioni
da nazioni come gli Usa. A questo punto - cui possiamo
arrivare piu' presto che tardi - le cose diventeranno
molto pericolose per il dollaro Usa, e la situazione e'
effettivamente molto peggiore di quanto molti oggi credono,
perche' i Cinesi e gli altri si stanno preparando ad
ANNULLARE I LORO CESPITI PATRIMONIALI
DENOMINATI IN DOLLARI, QUALIFICANDOLI
COME INVESTIMENTI IN PERDITA
- naturalmente cercheranno di ricavare quello che
potranno da essi, ma d'altro canto saranno pronti a
ripiegare sulla domanda domestica e regionale ed a
sopportare con coraggio tale eventualita', in questo
modo tagliando il cordone ombelicale con gli Usa, che
saranno lasciati nei pasticci, senza che nessun altro
accetti il loro denaro da ridere, una base manifatturiera
svuotata, debiti astronomici e caos fiscale, ed un enorme
esercito, che gli statunitensi non possono permettersi
oltre di mantenere in servizio. Quando le forze della
globalizzazione vengono lasciate sciolte, come in effetti
sono state lasciate, questo e' veramente un processo
naturale ed inevitabile, perche' le ordinazioni ed il
lavoro semplicemente si dirigono verso coloro che
offrono le merci al prezzo piu' basso. Europa ed Usa
non sono competitivi e saranno messi ai margini dalle
dinamiche economie di Cina e dell'Asia del Sud-Est.
I Cinesi e gli altri partner commerciali degli Usa
stanno gia' uscendo dai dollari ed entrando nei
Dinari (3), Euro, materie prime in genere e metalli
preziosi, ad un passo che accellera di continuo.
Come gia' sappiamo, questo e' stato un fattore primario
nel portare al boom delle materie prime. Il recente
tentativo degli Usa di mantenere la sua dominazione con
la forza bruta - un importante motivo per cui l' Iraq e'
stato invaso e' stato che progettava di vendere il suo
petrolio facendolo pagare in Euro - in questo preciso
momento, del tutto letteralmente, corre nella sabbia,
ed ora e' solo questione di quando, non di se, gli
elicotteri arriveranno sui tetti, per evacuare il
rimanente dello imbattuto personale militare Usa, come
nel film “The Killing Fields" (4), sebbene un ultimo
estremamente pericoloso attacco all'Iran non possa
tuttora essere escluso.

Esaminati i fondamentali, guardiamo ora quel che i
grafici mostrano a proposito del dollaro.

1.- Grafico n° 1
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/1.gif

Sul grafico di 1 anno per il Dollar Index possiamo
vedere in qual modo la caduta di giovedi' scorso porto'
il dollaro in giu', interrompendo un lieve trend al
rialzo, che durava dal minimo di maggio. L'indice si
inabisso' parecchio di nuovo venerdi', sino ad arrivare
alla zona di supporto, corrispondente al minimo di
maggio-giugno. Questo appoggio puo' fornire sollievo
temporaneo, ma la severita' del declino suggerisce che
non durera' a lungo prima di riprendere, ammesso che
l'indice riposi effettivamente, il che potrebbe non
verificarsi. Notate l'allineamento tendenziale al ribasso
delle medie mobili, con quella a 50 giorni che ha chiuso
lo scostamento con quella a 200 giorni negli ultimi mesi,
creando il potenziale per un ulteriore severo declino.

2.- Grafico n° 2
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/2.gif

Sul grafico a 6 anni possiamo constatare che il dollaro
ha mostrato un potenziale schema di arresto della caduta
e rimbalzo, del tipo "testa e spalle" sin dall'inizio
del 2004, ma anche che l' azione degli ultimi giorni
segnala che il modello sta abortendo, e che una chiara
rottura degli argini sotto i minimi di maggio, cui siamo
prossimi, proiettera' l' indice in giu', verso il cruciale
sostegno di lungo termine nei pressi del valore 80.

Quale e' l'origine di questo forte supporto a lungo
termine ? Per individuarla dovremo consultare un grafico
che rappresenti molti anni indietro.

3.- Grafico n° 3
http://goldseek.com/news/CliveMaund/images/2006/11-26cm/3.gif

Il grafico, che rappresenta l'andamento sin dallo inizio
del 1987, mostra le origini del forte supporto di lungo
termine in corrispondenza ed al di sopra di 80, perche'
su questo disegno possiamo apprezzare che l'indice ha
rimbalzato ripetutamente da questo livello. Esso raggiunse
questo livello in precedenza nel 1978 (non mostrato sul
grafico), e di nuovo alla fine del 1990, e rimbalzo' da
esso nel 1992, di nuovo nel 1995, ed alla fine del 2004.
Chiaramente e' improbabile che il dollaro cada a questo
livello e lo oltrepassi, scendendo piu' in basso, senza
prima fare una pausa al di sopra di esso per qualche
breve tempo o senza intraprendere un debole rialzo.
Detto cio', comunque, la previsione fondamentale per
il dollaro e' veramente pessima per le ragioni esposte
sopra, e cosi', nonostante la forza del supporto a questo
livello, non ci si attende che il dollaro resista al di
sopra di esso per molto tempo. Nel corso degli ultimi
due mesi e' diventato evidente a tutti, meno a quelli
che la hanno iniziata, che gli Usa hanno perso la guerra
in Iraq, e che ora possono solo intraprendere una
manovra per salvare la faccia o limitare i danni.
Cio' ha ulteriormente danneggiato la credibilita' Usa
in tutto il mondo. I deficit sono una piaga che si
estende, e che continua ad esercitare una influenza
pessimismistica al ribasso, ed i possessori di grandi
quantitativi di titoli in dollari, quali i Cinesi,
si stanno affannando a ridurre le loro posizioni in
dollari, in una maniera che eviti di precipitare il
panico, il che sara' davvero una impresa, se vi
riusciranno.

Che succedera' al dollaro, se rompera' gli argini al
di sotto dello immensamente importante supporto di 80 ?
La prospettiva e' un panico conclamato ed una disfatta,
e nessuno sa a quali bassi valori alla fine atterrera'.

Molti lettori Usa che scrutano il futuro ed intelligenti
sono gia' consapevoli della gravita' della situazione, e
si sono attivati a portare almeno una parte dei loro
averi o fuori della nazione o almeno fuori dalla
denominazione in dollari Usa. Questa e' la strada da
intraprendere, ed e' quello che e' stato messo in risalto
presso
http://www.clivemaund.com


Clive Maund

http://news.goldseek.com/CliveMaund/1164561623.php


Note del traduttore

1) espressione gergale dei mercati finanziari, per
indicare orientamento al ribasso;
2) la Banca Centrale Usa, anche essa privata, come la
Banca d'Italia;
3) ha tale denominazione la moneta di molte nazioni,
la gran parte delle quali del Medio Oriente ed alcune
del Nord-Africa;
4) il significato e' "campi di sterminio", e nella
scienza militare sono aree in cui viene concentrato un
fortissimo fuoco di armi a ripetizione, percio' detti
anche "campi di fuoco".


traduzione di Francesco Caselli